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Politica Riccione

Camping Fontanelle. Raffaelli e Dionigi Palazzi: colpa delle 13 firme

In foto: Elena Raffaelli (Newsrimini.it)
Elena Raffaelli (Newsrimini.it)
di Redazione   
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mer 24 mag 2017 18:16 ~ ultimo agg. 19:11
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Sulla vicenda dell’ex camping Fontanelle la consigliera uscente e capolista della Lega Nord, Elena Raffaelli, interviene rispedendo al mittente le accuse di Patto Civico e Pd: “hanno la faccia tosta di scaricarci la responsabilità di questo drammatico provvedimento quando ne sono gli unici artefici.”

La Raffaelli accusa il Pd di “aver nascosto la sabbia sotto il tappeto per più di vent’anni. Le istanze di condono edilizio risalgono al 1986 e al 1995 quando alla guida della città di certo non c’era la Tosi”. “Dopo anni di immobilismo la sola a intavolare una discussione con gli operatori e le autorità preposte per procedere ad un rapido risanamento dell’area campeggi è stata Renata. L’obiettivo, sfumato, era quello di portare in consiglio comunale la delibera di approvazione del masterplan entro il 16 marzo. Purtroppo” – aggiunge la Raffaelli – “questo non è stato possibile a causa del voltafaccia di tredici consiglieri comunali”. E su Patto Civico” – aggiunge il segretario della Lega Nord Romagna Jacopo Morrone: “prima, con Conti in Giunta, approva le linee guida del progetto di riqualificazione dell’area campeggi e oggi, afflitto da scarsa memoria, ne contesta i contenuti e la tempistica. Avrebbe dovuto dimettersi all’epoca l’attuale prima punta di Patto Civico se proprio non ci dormiva la notte sul masterplan dei campeggi. Le sue tardive e strumentali proteste lasciano il tempo che trovano”.

Andrea Dionigi Palazzi, coordinatore di Forza Italia a Riccione, sottolinea come la precedente amministrazione Tosi aveva già tracciato la strada maestra per il recupero del complesso ricettizio che comprende i campeggi dislocati nella zona sud.

“Con quest’ultimo provvedimento abbiamo potuto gustare i nefasti effetti a suo tempo segnati dalla nota firma per lo scioglimento del consiglio comunale: il progetto politico era già tracciato, ora possiamo vedere gli effetti tragici del suo mancato compimento. Ora gli elettori riccionesi avranno la possibilità di riscattarsi e saranno chiamati presto a scegliere tra chi lavora per una crescita della vocazione turistica della città favorendo la costituzione di un grande e moderno campeggio di livello europeo o tra chi vede in quegli spazi – o per meglio dire ha da sempre visto – altre strutture. L’incredibile forzatura di ieri rischia di condannare, per risibili calcoli politici, la zona sud di Riccione ad essere periferia povera e degradata. Solo con la vittoria di Renata Tosi verranno spazzate via definitivamente le rovine dell’operato della politica degli “appassionati del mattone””.