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Attualità Riccione

"Fuori Roma" racconta Riccione, il TRC, la politica tra ieri e oggi

In foto: ferrovia e TRC via Drone
ferrovia e TRC via Drone
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 4 apr 2017 12:54 ~ ultimo agg. 13:27
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Un racconto della città, delle ultime evoluzioni politiche, del TRC. Il programma “Fuori Roma” di Concita De Gregorio ha dedicato una puntata a Riccione e in particolare al suo ex sindaco Renata Tosi. Ma anche a tanti protagonisti della recente vita politica cittadina, da Imola a Ubaldi passando per Tirincanti, semplici cittadini e voci particolari come la partigiana Lorena Armaroli. Ad accompagnare il racconto una riccionese doc, la modella Martina Colombari, e uno di adozione, il conduttore radiofonico Linus. Immagini dal film “L’ombrellone” del 1965 girato nella Perla Verde e un ricordo d’infanzia da parte di Piera Degli Esposti.

“Quella di Riccione è una storia esemplare – recitava l’introduzione alla puntata – C’era una volta la Riviera adriatica, il mare d’Italia. C’era il Pci, monolitico, inviolabile: la roccaforte. Poi un appalto da 120 milioni per una grande opera, il Trasporto Rapido Costiero, un bus che collega su una corsia preferenziale sopraelevata Rimini a Riccione. Un’opera ad alto impatto ambientale. Sono nati i comitati di protesta, nessuno al governo della città li ha presi sul serio. Dai comitati sono nate le liste civiche, il centro destra ha appoggiato il malcontento e ha vinto le elezioni nel 2014 con Renata Tosi. Ma la storia di Riccione è esemplare anche perché a distanza di due anni e mezzo il sindaco che aveva sconfitto la sinistra storica è stato dimissionato da un gruppo dei suoi stessi consiglieri comunali e dopo il commissariamento si tornerà al voto. Riccione tiene ancora insieme tutto e il suo contrario: la piramide del Cocoricò e a due passi la collina di San Patrignano”.

Fino al commento finale della De Gregorio: “Quello che abbiamo visto a Riccione succede all’Italia, che cambia pelle, invecchia. Stenta a fare posto alla passione politica dei più giovani, cede agli interessi economici, perde i confini tra gli schieramenti ma non le ambizioni personali, che alla fine determinano la rotta. La sinistra scolora, la destra non tiene perché non ha un progetto. Non un’idea di futuro ma quella dei destini individuali”. “La rivolta, il civismo non bastano a dire dove stiamo andando. Serve la politica. E non sarà una congiura di palazzo a cambiare il corso della storia.
La puntata integrale.