Indietro
menu
Rimini Scuola

Asili nido. Sensoli critica liste di attesa, Morolli: "autogol" su dati provvisori

In foto: foto di repertorio
foto di repertorio
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 5 apr 2017 16:37 ~ ultimo agg. 19:28
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli cita il caso delle liste d’attesa per gli asili nido del Comune di Rimini come prova dell’inefficacia della nuova legge regionale. E nella stessa Rimini l’azzeramento delle liste era citato dalla stessa Amministrazione Comunale a sostegno delle proprie politiche di gestione dei servizi scolastici. Ma l’assessore alla scuola Morolli liquida le dichiarazioni della Sensoli come un autogol, visto che tradizionalmente la reale consistenza di eventuali liste di attesa si verifica a fine aprile, quando le famiglie hanno confermato o meno le domande e alla luce del fatto che in molti fanno richieste per più istituti. Accostando la Sensoli a Comunardo Niccolai, storico autogoleador del Cagliari di Gigi Riva (anche se il primato degli autogol in serie A è a oggi di Riccardo Ferri). Dalla Sensoli, la controreplica: la brutta figura la fa Morolli.


Le dichiarazioni di Raffaella Sensoli:

“Le lunghe liste di attesa per gli asili nido a Rimini sono la dimostrazione sia che la nuova legge regionale di fatto è inefficace, sia che forse era necessario provvedere all’assunzione di nuovo personale e non a quella esternalizzazione selvaggia che il Comune ha voluto attuare. Adesso chiediamo alla Regione di fare di tutto per cercare di azzerare realmente le lista di attesa e dare un aiuto concreto alle famiglie”. “Qualche giorno fa sono state pubblicate le graduatorie e tutti hanno potuto notare come sono di più i bambini e le famiglie che non si sono ancora viste riconoscere un diritto educativo e sociale fondamentale, peraltro profumatamente pagato, piuttosto che quelle che sono riuscite ad ottenere un posto Il mantra che ha accompagnato la presentazione della nuova legge regionale sui servizi educativi per la prima infanzia è stato contrassegnato dal continuo richiamo al fatto che le liste d’attesa fossero ormai scomparse, che l’offerta fosse proporzionata alla domanda effettiva, e che grazie all’accreditamento facilitato dei servizi privati sarebbe stata data una risposta a tutti. Un mantra che poi a Rimini  è stato ripetuto all’infinito per giustificare anche la mancata assunzione del personale educativo precario e l’assegnazione all’esterno di diversi asili, ignorando colpevolmente la nuova legge sulla scuola che invece consente assunzioni straordinarie. Adesso davanti a questi numeri i nodi vengono al pettine e l’inadeguatezza del sistema messo in piedi da Regione e Comune è evidente a tutti”. Il MoVimento 5 Stelle, infatti, aveva segnalato a più riprese l’esigenza di assicurare un forte impegno del pubblico in un sistema che può senza dubbio integrare la presenza di un privato accreditato ed operante in condizioni di reale parità. “L’esternalizzazione non può non essere legata ad un processo di estensione e di qualificazione dei servizi – aggiunge Raffaella Sensoli – L’operazione condotta a Rimini attua invece un ingiustificato ritiro del pubblico, a vantaggio di nessun utente, non di certo dei bambini e delle famiglie, ma solo di qualche soggetto gestore. Tesi confermata dalla scoperta che le liste d’attesa oggi sono più lunghe di quelle degli ammessi: il tutto mentre la legge regionale a parole parla di qualità e di diritti da rendere universali ma che lascia inalterati i costi di un servizio sempre più salato”.

La risposta dell’assessore alla scuola Mattia Morolli:

“Non è raro che la consigliera regionale Raffaella Sensoli incappi in qualche brutta figura. E, a conferma di tale assunto, arriva oggi l’attacco alla Regione per interposta persona (il Comune di Rimini) sul tema di nidi e materne. Ma, appunto, la Sensoli non smentisce la sua fama e ‘dimentica’ che alle graduatorie di nidi e materne comunali si deve aggiungere l’offerta altra (statali, paritarie etc). Come tutti sanno – tutti tranne la Sensoli, a quanto pare – i numeri delle iscrizioni saranno definitivi dopo la fine aprile, dopo cioè che le famiglie avranno confermato o meno l’accettazione della domanda. E come tutti sanno – tranne la Sensoli, sembra- spesso una famiglia presenta richiesta di accettazione per più strutture del territorio. Dunque la definizione della graduatoria deve per forza tenere conto di tale scrematura. Ma già oggi, alla luce dell’esperienza degli ultimi tre anni, tutto ciò si traduce in un quadro di un tendenziale azzeramento delle liste di attesa all’inizio dell’anno scolastico. E questo per il combinato disposto più volte ribadito: da una parte l’incremento dell’offerta complessiva e dall’altro la contrazione della domanda, causa una crisi economica i cui effetti si riverberano sulle vite e sulle abitudini delle famiglie. Nel suo autolesionistico furore, la consigliera dei 5 Stelle prende una nuova cantonata, numeri alla mano. Non chiamiamolo allora fallimento della Regione o del Comune. Definiamolo semplicemente per quel che è: un classico autogol di Raffaella ‘Niccolai’ Sensoli”.

la controreplica di Raffaella Sensoli:

L’assessore Morolli ha perso un’occasione per tacere e provare a risolvere, in silenzio, i problemi che interessano decine di famiglie riminesi sulle graduatorie degli asili nido. Le sue parole però non ci sorprendono più di tanto visto che arrivano da chi, nemmeno tanto tempo fa, si mise davanti agli asili a distribuire volantini che pubblicizzavano l’esternalizzazione dei servizi. In tutta questa storia l’unica brutta, anzi pessima figura, la fa un sindaco che in barba alle disposizioni nazionali ignora la volontà e le richieste dei cittadini, la fa il PD che sta continuando a svendere i servizi pubblici. Brutta figura la fa Morolli che ormai più di una volta ha dimostrato di non sapere di cosa parla, di essere totalmente inadeguato e di non conoscere le esigenze dei propri cittadini visto che, dopo ben 9 domande, alcuni di loro sono stati costretti a iscrivere il proprio figlio ad un asilo privato. O forse, alla fine, era questo l’obiettivo da raggiungere per Morolli?

Meteo Rimini
booked.net