Indietro
menu
Politica Regione

Piano vaccini. In Regione dibattito ancora acceso

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 28 mar 2017 17:52 ~ ultimo agg. 17:55
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Una seduta accesa in Commissione in Regione per parlare del piano vaccini. Come si legge nel resoconto trasmesso dall’Assemblea Legislativa, tra i temi più discussi l’obbligo vaccinale per le iscrizioni a scuola.

“Compito delle istituzioni è quello di dare la corretta informazione e di non strumentalizzare le paure altrui. Formazione e informazione sono al centro delle nostre politiche sanitarie. Politiche tese a tutelare le persone più fragili e più esposte”. È Francesca Marchetti (Pd) a intervenire in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, in fase di approvazione del piano regionale di prevenzione vaccinale 2017. Documento che ha ottenuto l’ok da Pd e Si, astenuti Ln, M5s e Fdi-An.

Con il recepimento, da parte della Regione Emilia-Romagna, del nuovo piano nazionale vaccini, già dal 2017 il sistema sanitario regionale garantisce in modo attivo e gratuito le vaccinazioni contro il meningococco B (ai bambini nel primo anno di vita), contro la varicella (per i bambini nel primo anno di vita e a 6 anni), contro il rotavirus ai neonati con fattori di rischio (dal 2018 la vaccinazione sarà rivolta a tutti i neonati). Inoltre, è introdotta la vaccinazione gratuita contro la pertosse alle donne nell’ultimo trimestre di gravidanza (e su richiesta ai familiari e ai contatti stretti di un neonato) e agli adulti in occasione del richiamo decennale.

Ma, al di là del provvedimento, nella discussione tra i consiglieri riecheggia lo scontro che dura da tempo sulla nuova legge che introduce l’obbligo vaccinale per l’iscrizione al nido dei bambini in Emilia-Romagna. “Montalti (la consigliera Lia Montalti, ndr), Calvano e lo stesso presidente Bonaccini- ha attaccato Gian Luca Sassi (M5s)– ci hanno associato, sbagliando, agli antivax: hanno mentito sapendo di mentire”. Se verrà dimostrato, ha aggiunto, “che queste dichiarazioni, uscite sui social, hanno danneggiato il nostro movimento, mi premurerò di chiedere alla nostra capogruppo di prendere i dovuti provvedimenti”. Paolo Calvano (Pd) fa eco alla collega Marchetti: “L’informazione è fondamentale e chi fa parte delle istituzioni ha l’obbligo morale di non cavalcare la disinformazione”. Il consigliere ha quindi citato un intervento di Beppe Grillo critico con la scelta vaccinale, a conferma, a suo dire “dell’ambiguità del M5s su questo tema”. “Non siamo contrari alle vaccinazioni – ha risposto Raffaella Sensoli (M5s) – ma a questo metodo, portato avanti dalla Regione Emilia-Romagna, che rischia di causare un aumento del rifiuto vaccinale”. Chiediamo sul tema, ha aggiunto, “più informazione, più dialogo e meno prepotenza politica”.

“Quella vaccinale- è poi intervenuto Giuseppe Paruolo (Pd)– è una strategia di tipo collettivo, non la somma di scelte individuali”. Il tema, ha poi evidenziato, “va approfondito, prevedendo momenti di confronto, dal punto di vista scientifico”. “È giusto fare le vaccinazioni– ha poi rimarcato Tommaso Foti (Fdi-An)– ma è anche giusto motivare le scelte legislative, apriamo una fase dialettica con i comitati contro la vaccinazione, non fuggiamo dal confronto”. Anche per Igor Taruffi (Si) “chi amministra deve dare risposte ai cittadini, confrontarsi con chi ha posizioni diverse”. “Nonostante l’ampliamento dell’offerta vaccinale”, dichiara Daniele Marchetti (Ln) che affronta invece la questione nell’ottica del lavoro, “non risulta siano stati programmati incrementi del personale sanitario del settore”.

Al termine del dibattito il presidente Paolo Zoffoli, ricostruendo il percorso portato avanti in commissione sul tema vaccini, ha annunciato un prossimo convegno sul tema: “L’obiettivo è quello di trasmettere ai cittadini un’informazione scientificamente corretta”. Nel merito del piano vaccinale della Regione, per la vaccinazione contro il meningococco B è inoltre garantito un prezzo ridotto a tutti i minori fino al compimento del diciottesimo anno, 50 euro a dose (la tariffa prevista per gli adulti è di 71 euro a dose). I ragazzi che hanno ricevuto il vaccino contro meningococco C in adolescenza hanno diritto alla somministrazione gratuita del vaccino tetravalente C (A, W, Y), fino al compimento del diciottesimo anno. Su richiesta degli utenti viene inoltre garantita la vaccinazione gratuita contro morbillo-parotite-rosolia-varicella fino ai 17 anni.

Nel 2018 verrà estesa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro l’Hpv anche ai maschi dodicenni, della vaccinazione contro il rotavirus a tutti i nuovi nati, verrà inoltre introdotto il quinto richiamo della poliomielite insieme a dTpa nell’adolescente (difterite-tetano-pertosse). Le nuove vaccinazioni si aggiungono a quelle già proposte: le vaccinazioni offerte gratuitamente sono contro la difterite, il tetano, la poliomielite, l’epatite virale B, la pertosse, l’emofilo B, morbillo-parotite-rosolia, pneumococco. La vaccinazione contro il meningococco C è oggi sostituita dall’antimeningococco tetravalente che amplia la copertura anche verso altri ceppi oltre al C (A, W, Y). Ai bambini con particolari condizioni di rischio (ad esempio carenze nelle difese immunitarie e malattie croniche) è offerta anche la vaccinazione contro l’influenza, che viene effettuata negli ambulatori della pediatria di comunità.

Meteo Rimini
booked.net