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Gruppo Hera approva risultati 2016. Utile netto in crescita

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 21 mar 2017 14:22 ~ ultimo agg. 19:07
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Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2016. Margine operativo lordo a 916,6 milioni (+3,6%); Utile netto per gli Azionisti a 207,3 milioni (+14,8%). Posizione finanziaria netta in miglioramento a 2.558,9 milioni. Proposta di dividendo confermata a 9 centesimi di euro per azione.

Nel 2016 i ricavi sono stati pari a 4.460,2 milioni di euro, poco sotto i 4.487 milioni dell’esercizio precedente. Questo risultato è attribuito ai minori ricavi nei servizi regolati, determinati dalla recente evoluzione normativa, e ai minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas, a seguito del calo del prezzo della materia prima. Effetti compensati, spiega Hera, dalle variazioni di perimetro e dai ricavi per i maggiori volumi venduti di gas e maggiori rifiuti smaltiti, nonché dai maggiori ricavi per le attività di produzione sul mercato di dispacciamento.

Il margine operativo lordo sale a 916,6 milioni di euro, in crescita rispetto agli 884,4 milioni del 2015 (+3,6%). Alla crescita del margine operativo lordo hanno contribuito tutti i principali business del portafoglio. L’area ambiente ha generato una crescita positiva, beneficiando anche delle acquisizioni di Geo Nova e Waste Recycling, più che compensando sia l’impatto del fermo di alcune discariche che della fine di incentivi alle rinnovabili relativi ad alcuni impianti WTE.

Le aree energetiche hanno consuntivato maggiori margini derivanti dagli impianti di produzione di energia elettrica e delle buone performance del business della vendita e trading. Anche le aree delle reti hanno generato una crescita organica capace di quasi compensare oltre 31 milioni di riduzione della remunerazione del capitale investito regolato e dell’effetto inflazione.

L’utile operativo cresce a 457,1 milioni di euro, rispetto ai 442,2 milioni del 2015 (+3,4%), mentre l’utile prima delle imposte aumenta a 339,6 milioni di euro (+10,3% rispetto ai 307,9 milioni del 2015), grazie al miglioramento della gestione finanziaria per circa 17 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Le buone performance sono dovute in particolare al minor indebitamento medio, all’efficienza sui tassi e ai maggiori proventi per recupero di indennità di mora su clienti in salvaguardia.

L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sale a 207,3 milioni di euro, in aumento del 14,8% rispetto ai 180,5 milioni del 2015, anche per via di un sensibile miglioramento del tax rate, che passa dal 36,9% al 35,1% (grazie ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). Va inoltre considerato che il tax rate del 2015 scontava l’effetto negativo, straordinario, determinato dall’adeguamento della fiscalità differita alla nuova aliquota Ires del 24% in vigore dal 2017.

Nel 2016, gli investimenti del Gruppo ammontano a 366,4 milioni di euro. Al lordo dei contributi in conto capitale per 20,3 milioni, gli investimenti complessivi del Gruppo sono stati pari a 386,7 milioni, in crescita rispetto all’esercizio precedente, e destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si sono aggiunti gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.

La posizione finanziaria netta del 2016 è pari a 2.558,9 milioni di euro, con una riduzione di circa 100 milioni rispetto ai 2.651,7 milioni del 2015, grazie a una generazione di flussi di cassa positivi che ha saputo finanziare l’attività di M&A e coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi annuali (per complessivi 132 milioni).Il rapporto posizione finanziaria netta/MOL si riduce a 2,8 volte, in miglioramento rispetto all’anno precedente; tale rapporto beneficia sia del risultato operativo in crescita sia del ridotto indebitamento netto.

Nel bilancio sociale si parla anche di un miglioramento della sostenibilità ambientale, sociale e del valore aggiunto distribuito al territorio (oltre 1,7 miliardi).