Indietro
menu
Rimini Rimini Social

Giornata Memoria Vittime delle mafie, il corteo a Rimini

In foto: la piazza gremita
la piazza gremita
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mar 21 mar 2017 12:44 ~ ultimo agg. 22 mar 12:26
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 5 min Visualizzazioni 1.146
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_ocjnpmql” width=”400″ height=”145″ /]

Questa mattina Rimini ha celebrato la XXII edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dal Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro Le mafie e da Avviso Pubblico. La giornata è stata riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna con la legge 3/2011 per la prima volta, ripresa con l’approvazione del Testo Unico nell’ottobre 2016 e riconosciuta Giornata Nazionale il 1 Marzo.

Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è il tema che ha accompagnato la giornata che si è svolta, simultaneamente, in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’America Latina. La Giornata è vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento. In Emilia Romagna la piazza scelta è stata Rimini. Il corteo è partito da piazzale Fellini per arrivare in piazza Cavour, dove sono stati letti i nomi delle vittime.

L’evento, organizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, gode del patrocinio del Segretariato Sociale Rai, della Regione Emilia Romagna e del patrocinio e della collaborazione del Comune di Rimini.

Sono stati tanti i ragazzi e le ragazze che da tutta la regione sono giunte fino a qui, in una piazza Cavour invasa da una folla multicolore come nelle migliori occasioni della sua storia. Oltre 7mila da tutte le province della Regione per la prima e più grande iniziativa antimafia della Romagna. Si è mosso verso le 10 di stamane da piazzale Fellini, con la delegazione dei familiari delle vittime in testa seguita dai Gonfaloni dei comuni emiliano romagnoli, il corteo promosso in occasione della XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata dalle associazioni Libera e Numeri Contro Le mafie e da Avviso Pubblico. “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è lo slogan scelto per questo evento, organizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, riconosciuto come Giornata nazionale, ha goduto del patrocinio del Segretariato Sociale Rai, della Regione Emilia Romagna e del patrocinio e della collaborazione del Comune di Rimini.

La giornata coincide con l’inizio della primavera e rappresenta un momento importante affinché il ricordo e la commemorazione di tutte le vittime della criminalità organizzata possano unirsi nel nostro quotidiano impegno civile. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto l’elenco di circa mille nomi di vittime innocenti delle mafie. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarle tutte. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera.

In Emilia Romagna la piazza scelta è stata Rimini per organizzare la prima e più grande manifestazione antimafia della Romagna e dare voce alle tante realtà che si occupano di antimafia sociale e legalità democratica. Da tutte le province della Regione sono così arrivati gli studenti, amministratori pubblici, associazioni, parrocchie e soprattutto loro, i ragazzi e le loro scuole.

La Giornata ha avuto inizio alle ore 9 in Piazzale Fellini col concentramento del corte che ha poi attraversato tutta la città fino al momento conclusivo in piazza Cavour. E’ stato l’assessore regionale Massimo Mezzetti a prendere la parola seguito dal Sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “La lotta alla mafia non solo dobbiamo farla tutti i giorni – ha detto il Sindaco Gnassi nei suoi saluti – ma dobbiamo capirla. Capire come si insinua anche in territori come il nostro. Sappiamo bene che non ha le stesse sembianze di come si manifesta in altre zone del nostro paese ma penetrazioni forti, pericolose invisibile e quotidiane. La presenza oggi in piazza ci dice che c’è un Italia bella, un Italia che non si rassegna, un Italia di ragazzi di giovani che magari non hanno vissuto in prima persona la drammaticità di momenti come quelli vissuti in prima persona come quelle dei famigliari oggi qua presenti ma consapevoli che la penetrazione della mafia nei nostri territori mette in discussione il nostro futuro, il vostro futuro.”

Dopo l’intervento di Antonella Micele di Avviso Pubblico e di Margherita Asta, responsabile del settore memoria di Libera per il Nord-Italia, la parola a Gaia Trunfio coordinatrice provinciale di Libera:”Il 21 marzo non è solo il primo giorno di primavera, è anche l’unico in cui nessuna delle 943 vittime che oggi ricordiamo è stata uccisa. E’ il giorno della vita e del risveglio.” “Che sui nostri territori non si muoia di mafia, – continua la Trunfio – non vuol dire che la mafia non esista, perchè la mafia è corruzione, lavoro nero, riciclaggio, gioco d’azzardo, appalti truccati e i grandi processi della nostra regione, Black Monkey e Aemilia ce lo hanno insegnato. Dobbiamo resistere al radicamento, conoscere ciò che sta accadendo, domandare verità e giustizia per tutte quelle vittime per le quali ancora non esiste e restituire dignità ad un intero paese di uomini e donne onesti.” “Ragazzi, svegliatevi e sognate – conclude la coordinatrice “sognate un paese per cui valga la pena vivere e lottare. Stringetevi intorno ai familiari delle vittime e alle loro storie. Uscite da questa piazza dicendo io ho visto, io ho sentito, io so e non dimenticherò”.

Sono state poi i rappresentanti delle istituzioni a leggere uno dopo l’altro i nomi circa 100 persone uccise dalla mafia; e poi familiari delle vittime e tanti studenti di ogni ordine e grado, volontari in servizio civile, rappresentanti di associazioni, del mondo delle categorie economiche, delle cooperative e dei sindacati, e cittadini impegnati ogni giorno nel contrasto alla mafie. Tra i lettori, il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri, il Comandante della Guardia di Finanza, il Comandante della Polizia Penitenziaria, il Comandante dei Vigili del Fuoco, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, il Vescovo di Rimini, il Presidente di Volontarimini, il Sindaco, la Presidente del Consiglio Comunale, gli Assessori Regionali, delegati di Unipol e Coop Alleanza 3.0. Ha concluso la lettura Daniele Borghi coordinatore regionale di Libera.

E poi Don Luigi Ciotti, che ha portato il proprio saluto a tutti i partecipanti in una toccante diretta in streaming capace di unire tutta l’Italia in una sola piazza.

Al termine della manifestazione il Vicesindaco Gloria Lisi con il Presidente del Consiglio Comunale Sara Donati, ha voluto incontrare i familiari delle vittime di mafia oggi presenti a Rimini, Margerita Asta, che ha perso la madre e i fratelli uccisi per errore nel corso dell’attentato che aveva come obiettivo il giudice Carlo Palermo; Filippo Palmeri, che ha perso il padre nel corso di un’azione di un commando mafioso che aveva come obiettivo Domenico Parisi, cognato di un latitante; Gabriella Corsare, che ha perso lo zio Giuseppe Rachichi in un agguato che aveva come obiettivo un direttore di banca; Anna Castaldi, che ha perso il fratello Paolo ucciso per errore a Pianura insieme all’amico Luigi Sequino.

“Cronache ed esperienze personali – ha detto il Vicesindaco Lisi – capaci di farci sentire quanto terribile sia questo fenomeno. A voi, che con la vostra partecipazione riuscite ad aiutarci a non dimenticare, a non abbassare la guardia, a sentire oltre che capire, vorremmo far sentire un segno di vicinanza e non un saluto formale.”

L’iniziativa è stata organizzata dal coordinamento di Libera Rimini composto da rappresentanti di associazioni che aderiscono a Libera e da circa 100 soci singoli. Le associazioni che fanno parte del coordinamento sono: Arci Rimini, Cgil Rimini, Passi di Legalità, Rimbalzi Fuori Campo, SpiCgil Rimini, VedoSentoParlo e insieme agli altri volontari si incontrano con una cadenza quindicinale presso il centro giovani RM25 in Corso d’Augusto 241 a Rimini.