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Politica Rimini

Vandalismo contro centro accoglienza. Circoli PD: preoccupazione ma nessun arretramento

In foto: Alberto Vanni Lazzari
Alberto Vanni Lazzari
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 17 feb 2017 16:31 ~ ultimo agg. 16:39
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Il segretario Alberto Vanni Lazzari a nome dei circoli PD di Rimini esprime solidarietà agli ospiti della struttura presa di mira dagli atti vandalici e alla cooperativa sociale Centofiori coinvolta nel progetto. “Sdegno, turbamento,  preoccupazione per il vile gesto che ha colpito l’ex Scuola di Spadarolo adibita a centro di accoglienza per profughi,  ma altrettanta fermezza  e  determinazione nel continuare il percorso dell’integrazione. Nessun arretramento,  le nostre certezze sull’accoglienza non faranno mai i conti con  il timore della perdita di un consenso,  con le demagogie populiste di chi soffia sul fuoco delle emergenze e promette l’impermeabilità sociale, anzi, rivendichiamo con orgoglio la nostra volontà di aiutare chi mette in pericolo la propria vita per scappare da paesi in cui è sottoposto a guerra, fame, persecuzioni£.

L’invito all’amministrazione è “a perseguire nelle azioni intraprese, in un contesto generale in cui auspichiamo il rispetto delle  regole di convivenza e altrettanta determinazione nell’opera di vigilanza e controllo del territorio già avviata, basti pensare al sistema di videosorveglianza in ampliamento e il presidio di polizia Municipale attivo a Corpolò. I cittadini hanno diritto a sentirsi sicuri: così sarà più agevole dare una risposta umanitaria senza creare tensioni o apprensioni nelle comunità di accoglienza”.

Quindi una riflessione sui ruoli istituzionali: “I  sindaci  non possono essere lasciati sempre soli, sia quelli che esprimono legittime perplessità sia quelli che già oggi offrono ospitalità sul proprio territorio. È un problema di gestione dell’emergenza in cui  determinare con precisione le responsabilità. Serve una maggiore disponibilità delle istituzioni dello Stato verso i Comuni. In questo senso appare convincente il piano per l’immigrazione presentato dal ministro dell’Interno Marco Minniti che prevede i  nuovi centri permanenti per il rimpatrio, la soppressione di un grado di giudizio per i ricorsi, i lavori socialmente utili, la collaborazione con i Comuni e un ‘Daspo’ territoriale per garantire la sicurezza urbana”.