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Rimini-Real San Lazzaro 2-0, "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio

In foto: Cicarevic
Cicarevic
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 12 feb 2017 23:21 ~ ultimo agg. 23:22
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RIMINI-REAL SAN LAZZARO 2-0, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO

IL BUONO

Nel 2017 non sappiamo più perdere (e nemmeno pareggiare). Certo che così è proprio un bell’andare! È un Rimini quadrato e tremendamente efficace quello che regolando il Real San Lazzaro con il medesimo punteggio dell’andata, conquista la vittoria consecutiva numero otto. Questa abbinata al pareggio di un Sasso Marconi, che invece improvvisamente pare non saper più vincere (0-0 interno contro il Faenza), allunga nuovamente il distacco tra le due che ora, a dodici giornate dal traguardo, è di 11 lunghezze, mentre il Classe ed il Castrocaro non sbagliano più un colpo e si avvicinano inesorabilmente alla seconda piazza che, giova ricordarlo, vale i play-off. Ora è lecito attendersi che i sassesi dovranno preoccuparsi più di ciò che avviene alle loro spalle, lasciando la corazzata in maglia a scacchi a veleggiare solitaria verso l’approdo della quarta serie, preoccupandosi solo di non trovare troppi scogli (chiaro che fisiologicamente qualche battuta d’arresto di qui alla fine potrà capitare) sulla propria rotta. È un gruppo coeso ed oramai pienamente consapevole della propria forza, quello formato dai giocatori di Mastronicola.
La dimostrazione più evidente del legame che unisce questi ragazzi si è avuta con lo striscione che i compagni hanno realizzato e mostrato in campo allo sfortunato Claudio Cola prima della gara.
Vincere questa partita sarà stata anche una normale tappa di un’inarrestabile marcia ma vedere alla fine tutta la squadra, compreso quel ragazzo biondo con le stampelle, festeggiare saltellando sotto la curva è stata un’emozione straordinaria.

IL BRUTTO

Qualche anno fa Luca Valeriani si era guadagnato il soprannome di “Golden Boy” biancorosso. Un paio di campionati di Lega Pro strepitosi per lui, suggellati da prestazioni da trascinatore ed un bottino di reti più che cospicuo per un centrocampista, che della generazione dei ventenni di quel Rimini pareva essere l’elemento di maggior talento e dal futuro più fulgido e garantito, tanto che diverse società addirittura della massima serie avevano bussato alle porte di Piazzale del Popolo per quel ragazzo così promettente.
Poi, inspiegabile quasi più di quello della malandata società, l’oblio. Le panchine a San Marino fino alla Prima Categoria a Miramare. Ma quest’estate con un Rimini da rifondare e far ripartire dall’Eccellenza qualcuno si è ricordato di lui ed ha voluto fare una scommessa su questo ragazzo, puntando sul fatto che quel talento non potesse essersi disperso nel nulla.
Bene, oggi mi sento di benedire quella scommessa che ci ha riconsegnato non solo un ottimo giocatore ma uno di noi, un riminese dentro e fuori, con questa maglia come seconda pelle.
Luca è tornato ed ora che è di nuovo in fiducia lo vedi fare cose in campo che pochi oserebbero anche solo pensare. Il gol al San Lazzaro è solo l’ultimo e più lampante esempio: una mezza girata di controbalzo a velocità supersonica. Veramente lui un altra strepitoso pallone l’aveva sparato con una fucilata contro la traversa e poi oltre la linea. il BRUTTO è che in Eccellenza non c’è mica la “Goal line technology”…

IL CATTIVO

Che ne sarà di questo campionato da qui alla fine? Molti se lo chiederanno ora che quel CATTIVONE del Rimini sembra aver definitivamente preso il largo, mettendo la parole fine alla lotta per la promozione diretta. Non che se la passi molto meglio il livello di interesse in zona retrocessione e play out dove il solo Sant’Agostino pare alla portata delle inseguitrici, con un solco di otto punti tra le altre più vicine ed il quindicesimo posto occupato ora dal Corticella e via via sempre di più man mano che si scende fino ai 17 punti in classifica dei fanalini di coda, dove il Bellaria con la vittoria sul Cervia ha raggiunto l’Old Meldola. Un po’ più di interesse, come dicevo, sta riprendendo la lotta play off con Classe e Castrocaro (ma anche una Marignanese in formissima nonostante l’ultimo pareggio casalingo) che posso legittimamente aspirare alla piazza d’onore occupata fino a solo poche giornate fa così saldamente dal Sasso Marconi.
Personalmente non sono tra quelli che temono di annoiarsi a vedere un Rimini che stravince il campionato con largo anticipo. Vincere non mi annoia affatto e penso e spero che sia così anche per i nostri ragazzi. Se tutto andrà come deve andare, avremo tempo negli anni a venire (a cominciare già dal prossimo) per campionati più combattuti e dalle emozioni e fortune altalenanti.
La mia opinione è che ne abbiamo viste troppe nel recente passato della nostra gloriosa società per non avere il sacrosanto diritto di goderci fino in fondo un’annata come questa.

Baio

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