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Attualità Regione

Pesca in agitazione. Cevoli (Coop. Lavoratori Mare): normative penalizzanti

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 16 feb 2017 19:18
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Domani alle 10 le sirene dei pescherecci daranno il via venerdì alla mobilitazione delle marinerie dell’Emilia Romagna “per dare un futuro alla pesca italiana“. Una protesta per manifestare il disagio che stanno vivendo le imprese del settore pesca ed acquacoltura. Lo stato d’agitazione è motivato dalle difficoltà per le imprese di lavorare con leggi ritenute “irragionevoli” e da modificare.Le marinerie dell’Emilia-Romagna hanno indetto lo stato di agitazione e domani, venerdì 17 febbraio manifesteranno per chiedere modifiche alle norme che regolano il settore.

Alla mobilitazione hanno deciso di dare il proprio apporto i consiglieri regionali del PD Nadia Rossi (che sarà al porto di Rimini) e Giorgio Pruccoli.

La nota stampa di Nadia Rossi (PD)

Le rappresentanze del settore chiedono di migliorare il dialogo fra le istituzioni e il mondo della pesca; un dialogo, denunciano gli operatori, che risulta deteriorato determinando regole poco attente alle loro esigenze. Chiedono alla nostra Regione sostegno nel porre alcune questioni all’attenzione del Governo per risolvere con urgenza problematiche che contribuiscono a deprimere un comparto già in crisi” richiama la consigliera regionale.

“In Emilia-Romagna sono oltre 2000 le imprese attive nel settore dell’acquacoltura e circa 700 quelle che praticano pesca marina. In alcune zone si tratta della principale fonte di reddito e occupazionale. Domani sarò al porto di Rimini per testimoniare la vicinanza della Regione alle loro richieste e per promuovere un confronto per giungere a soluzioni normative capaci di garantire la tutela del mare e dei suoi prodotti oltre alla redditività del settore per tutti i suoi occupati”.

“La Regione Emilia-Romagna è ben consapevole della rilevanza e dell’urgenza delle questioni sollevate dai nostri pescatori e si propone come parte attiva nel favorire il confronto tra le Istituzioni nazionali e i portatori di interesse locali. Stiamo inoltre procedendo a una revisione della normativa regionale vigente in materia di pesca e ci impegniamo a intensificare ulteriormente la consultazione con il mondo produttivo”.

La nota stampa di Giorgio Pruccoli (PD)

Le marinerie dell’Emilia-Romagna sono in stato di agitazione e domani manifesteranno per chiedere modifiche alle norme di settore ed ho già comunicato verbalmente la mia vicinanza, che purtroppo non potrà esprimersi con la partecipazione fisica, alla loro iniziativa”.
“Le rappresentanze del settore segnalano il venire meno di un dialogo costruttivo fra le istituzioni ed il mondo della pesca, col risultato di regole poco attente alle esigenze degli operatori, che deprimono ulteriormente un comparto già in crisi. Valga per tutto, la soppressione della commissione consultiva centrale della pesca al MiPAAF”.
Le categorie lamentano in particolare l’asprezza delle sanzioni amministrative introdotte dalla Legge 28 luglio 2016, n. 154, il sistema di distribuzione alle imprese di pesca della quota nazionale assegnata all’Italia per la cattura del tonno rosso, il sistema dei controlli applicato alle imprese di pesca (BLUE BOX – AIS – Giornale di bordo elettronico) e di verifica sull’attività di pesca.
“Nel territorio regionale sono oltre 2000 le imprese attive nel settore dell’acquacoltura e circa 700 quelle che praticano pesca marina. In alcune zone si tratta della principale fonte di reddito e occupazionale. La Regione Emilia-Romagna è ben consapevole della rilevanza e dell’urgenza delle questioni sollevate dai nostri pescatori e si propone come parte attiva nel favorire il confronto tra le Istituzioni nazionali e i portatori di interesse per giungere a soluzioni normative capaci di garantire la tutela del mare e dei suoi prodotti oltre alla redditività del settore per tutti i suoi occupati. Considerato poi che a livello regionale stiamo procedendo ad una revisione della normativa vigente in materia di pesca, ad esempio con l’ approvazione della nuova legge sulla pesca nelle acque interne di cui sono relatore in aula, sarà ulteriormente intensificata la consultazione con il mondo produttivo”.