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Rimini

OdG su gioco d'azzardo. La soddisfazione di PD e comitato Slotmob, lo scetticismo di Erbetta

In foto: Erbetta in aula (Magnetofono 2.0)
Erbetta in aula (Magnetofono 2.0)
di Redazione   
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dom 12 feb 2017 08:26 ~ ultimo agg. 13 feb 11:03
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circoli del Partito Democratico di Rimini in un comunicato del segretario Alberto Vanni Lazzari esprimono soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno che prevede impegno da parte dell’Amministrazione Comunale per limitare il gioco d’azzardo a Rimini. Ma nella stessa maggioranza c’è chi esprime perplessità come Mario Erbetta di Patto Civico che parla di “miopia demagogica” (prima sull’ordine del giorno, poi in un secondo post di “Miopia demagogica del PD), e indica nell’educazione piuttosto che nel divieto delle slot la strada da seguire. Dove sono le ludopatie da scommesse e gratta e vinci, si chiede Erbetta. E Nicola Marcello di Forza Itali che commentando il post su Facebook di Erbetta scrive: “Il PD riesce sempre a strumentalizzare tutto sembrando che tutti i temi sociali appartengano solo alla loro cultura”; “bisogna cominciare con attività infoeducativa nelle famiglie e nelle scuole”.

Il capogruppo del PD Enrico Piccari, sempre su Facebook, scrive: “Se è vero che il proibizionismo è destinato a fallire, è altrettanto vero che il liberismo incontrollato ha provocato disastri. Nessuno vuole proibire niente a nessuno, ma si tratta di fermare e contrastare un’emergenza dilagante e devastante, perchè oggi il gioco d’azzardo è dappertutto ed è pubblicizzato ovunque. Le persone che quotidianamente si rovinanano economicamente a causa del gioco meritano la nostra attenzione ed il nostro aiuto”.

 

Soddisfazione viene espressa anche dal comitato Slotmob, per voce del coordinatore Paolo Maroncelli e dispiacere per le considerazioni di Erbetta. “La petizione “A che gioco giochiamo?”, lanciata dal Comitato il 27 gennaio scorso per sensibilizzare i Sindaci dei Comuni in Provincia di Rimini ad intervenire per regolamentare il fenomeno nei propri territori, vede quindi un primo risultato positivo, con l’impegno del Comune di Rimini ad avviare azioni concrete contro la ludopatia“. La raccolta firme proseguirà anche sabato 18 febbraio con un banchetto in Piazza Cavour . “A fronte di questo buon risultato, ci spiace dover leggere alcune considerazioni espresse a titolo personale dal consigliere Erbetta, che, nel criticare il testo dell’ordine del giorno approvato, usa argomentazioni che non ci convincono. Rispondiamo pertanto ponendoci alcune domande: il fatto che a San Marino abbia da tempo aperto “Giochi del Titano”, esime forse i nostri territori dal regolamentare il fenomeno del gioco? impedire l’apertura di sale slot vicino alle scuole, aiuta o no ad evitare che i ragazzi vi facciano ingresso? “diffondere e promuovere la cultura della legalità, dell’utilizzo responsabile del denaro”, non significa impegnarsi anche contro il fenomeno delle scommesse e dei gratta e vinci, anch’essi con-causa delle ludopatie?
Siamo davvero convinti che il tema educativo sia uno di quelli su cui investire maggiormente: in questi anni abbiamo messo in campo interventi formativi nelle scuole e realizzato diverse iniziative pubbliche, anche con l’intervento di esperti. Crediamo quindi che regolamentare il fenomeno non sia un liberticidio, ma un gesto di responsabilità che va preteso dall’amministrazione pubblica.


 

Il comunicato stampa del PD:

Il Partito Democratico di Rimini esprime la massima soddisfazione per l’ordine del giorno approvato nell’ultima seduta di Consiglio Comunale che ha per oggetto una serie di azioni tese a contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo.
La soddisfazione è ancora più grande per l’adesione bipartisan che ha sostenuto la proposta, che ha come nucleo centrale la creazione di un intergruppo consiliare composto da maggioranza ed opposizione.
Per chi fa politica non può esistere la de-responsabilizzazione su un tema prorompente come questo: la pratica del gioco d’azzardo in continua crescita nel nostro Paese, può sfociare in soggetti vulnerabili sotto forma di vera e propria dipendenza patologica e in comportamenti a rischio. Particolarmente allarmanti sono i dati relativi ai giovani, e alle fasce sociali più “deboli”.
Risorse sono state previste con la Legge di stabilità ha anche istituito il Fondo per il gioco d’azzardo patologico (Gap) di cui 3.712.000 euro. arriveranno alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna.
Inserire la cura delle ludopatie nei livelli essenziali di assistenza non significa essere in presenza di uno “Stato etico”, che pretende di decidere quali sono i comportamenti giusti dei suoi cittadini e quali quelli sbagliati. Favorire azioni verso la terapia del gioco d’azzardo patologico, riconosciuta dalla letteratura internazionale come vera malattia, è semplicemente un’estensione del principio di solidarietà sociale che è tra i principi di fondo della nostra Costituzione.
Significa offrire a chi lo vuole la possibilità di recuperare salute ed equilibrio, rivendicare un atteggiamento e una mentalità che recuperi i valori fondanti della nostra società basata sul lavoro, sull’impegno, sui talenti, sul gioco sano.

Aberto Vanni Lazzari


 

Il post di Mario Erbetta:

Ieri sera in consiglio comunale e’ stato approvato un’ordine del giorno sul gioco d’azzardo relativi esclusivamente alle slot. Non condividendo il contenuto dell’ordine che ritengo miope e demagogico mi sono astenuto dal votarlo e ora spiego il perche’ specificando che parlo a titolo personale e non come capogruppo dato che ritengo che sia un tema su cui la liberta’ di coscienza e’ fondamentale.
1) la premessa e’ che sono contro lo stato etico che impone I modelli limitando la liberta’ dei cittadini, tanto caro ai dirigenti del Pd;
2)il proibizionismo ha fallito ogni volta che e’ stato attuato creando bische gestite dalla malavita;
3)arrivando alla nostra specificita’ ci si dimentica che siamo a Rimini, l’ex patria del divertimentificio. Abbiamo eliminato le discoteche demonizzandole ora tocca alle sale giochi e domani a chi tocchera’?
4) noi vogliamo ridurre le slot e a San Marino meno di 20 km si e’ costruito l’unico Casino’ del centro Italia;
5) demagogicamente si dice di eliminare le slot vicino alle scuole e non si valuta il fatto che con questo non si otterra’ alcun risultato dato che I giovani dal 15 ai 18 anni giocano esclusivamente alle scommesse in particolare utilizzando il cellulare nella loro cameretta;
6) si parla solo di slot e non degli altri giochi d’azzardo piu’ allarmanti come le scommesse e I gratta e vinci.
7) non si affronta seriamente il vero problema e cioe’ di educare I giovani ai pericoli del gioco partendo dalla scuola. Questo e’ il vero tema come lo fu per l’aids e il fumo. Ma passa tutto in secondo piano rispetto all’eliminazione delle slot e’ questo e’ il vero errore.
Sintetizzando mi sembrano dei gran proclami demagogici tipici di una cultura pseudo sinistroide non fatti per risolvere realmente tutti I problemi dei vari giochi d’azzardo ma solo per far vedere che qualcosa si muove, proprio per non muovere nulla.
La verita’ e’ che lo stato etico dichiara di voler limitare le slot ma poi si rende conto che non puo’ permettersi il mancato introito dei guadagni del gioco e quindi la legge nazionale in approvazione limitera’ solo I luoghi dove giocare ma non vietera’ il gioco d’azzardo. Anzi fara’ un nuovo gratta e vinci e magari un’ulteriore estrazione del lotto dimenticandosi colposamente che questi giochi hanno fatto piu’ ludopatici delle slot.
Questo e’ quanto. Non condivido il concetto” lo stanno facendo tutti I comuni lo dobbiamo fare anche noi”. Noi siamo Rimini una capitale turistica e ci dobbiamo confrontare con le politiche degli altri centri turistici europei. Se no, I turisti andranno dove potranno divertirsi, in Spagna, in Croazia, in Grecia, in Slovenia e perfino in Albania.
La soluzione non e’ far finta di vietare ma educare le nuove generazioni ad un gioco consapevole.
Infine sta passando il concetto che I nuovi videogiochi delle sala giochi che rilasciano I ticket ai bambini da cumulare per prendere un regalo siano le macchine che travieranno I nostri figli facendoli diventare giocatori accaniti. Se fosse vera questa teoria tutta la mia generazione dovrebbe essere una progenie potenziale di soldati killer, visti I vari videogiochi di guerra a cui abbiamo giocato! Senza parlare delle patologie che coinvolgerebbero a questo punto le massaie che fanno le raccolte punti alla Conad!
La parola magica e’ educazione alla liberta’ e non privazione della stessa con divieti inutili ed inefficaci.
Meditate, gente meditate.