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Blog/Commenti Politica

House of Cards alla romagnola (Riccione's Karma)

In foto: il cast di House of Cards
il cast di House of Cards
di Gianluca Angelini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 24 feb 2017 13:58 ~ ultimo agg. 25 feb 08:34
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Due annetti abbondanti fa, la stampa locale – nelle aperture e nei titoli – non aveva lesinato sugli aggettivi, definendo quella vittoria, “epocale” e “storica”. Non erano andati lontani dal vero: dopo oltre sessant’anni di dominio incontrastato,  a Riccione il Pd veniva superato dal centrodestra, trascinato da una lista civica appena nata. Due annetti abbondanti dopo, quell’esperienza si conclude – con lauto anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura – affossata da quella che sulla Rete è stata già definita come una ‘congiura di palazzo’. Una sorta di ‘House of Cards’ alla romagnola.

  Già, perché – nello studio di un notaio, ieri – 13 consiglieri comunali hanno firmato le loro dimissioni certificando, la sfiducia al sindaco, Renata Tosi. La fine della prima esperienza di centrodestra alla guida della Perla Verde dal Dopoguerra a oggi e l’avvio di una nuova campagna elettorale, in vista del voto del prossimo giugno.
Tredici firme, apposte dai ‘rivali’ di sempre del Pd, per altro già scissi – in anticipo rispetto alle vicende nazionale – tra lo stesso Partito Democratico (3 consiglieri) e Oltre (4 consiglieri), affiancati da un gruppetto di fuoriusciti dal centrodestra sotto il nome di Unione Civica (5 consiglieri) e da un esponente di Forza Italia. Pezzi di centrodestra, questi ultimi, bollati dal popolo del Web – che in queste ore sta scaldando e non poco le tastiere – come ‘traditori’.

Perché, scrivono in tanti, se può essere normale che l’avversario di centrosinistra cerchi di trarre vantaggio da una debolezza dei dirimpettai, non lo è che ‘compagni di viaggio’, fino a ieri scendano dall’auto e la costringano a tornare in garage.
Facendo calare il sipario su una esperienza di governo, di cui si è molto discusso. E molto si è scritto, sulla stampa locale e non, tra piste di pattinaggio sul ghiaccio più lunghe d’Europa e allestimenti western sul porto canale; arboreti  e promozione turistica; musica nei locali e vita notturna; buche e piste ciclabili e millanta altre cose. Facendo calare il sipario su una esperienza che, comunque la si pensi, ha avuto il merito di riaprire il dibattito cittadino, messo in circolo energia, avvicinato tanti cittadini comuni alla politica.
Ora, chiusa la parentesi, si va al commissariamento e a nuove elezioni. Che si preannunciano a dir poco livorose. E in cui, Internet e i social media giocheranno una parte fondamentale. Come già avvenuto ai tempi della scorsa cavalcata elettorale, quando il Web risultò fondamentale per la vittoria della Tosi.
Nessuno dimentica che – scelto un candidato sindaco solido e individuato un tema molto controverso e dibattuto come il Trc su cui appoggiare tutta la campagna elettorale – la differenza la fecero le picconate assestate online da un ‘antagonista’ virtuale dell’amministrazione al tempo in carica: un ‘mordi e fuggi’ ferale messo in atto, con un nome d’arte, dalla guida di quella che poi si sarebbe rivelata la lista di successo. Vincente nella sfida delle urne. Un avversario di fantasia – invero, molto reale – che scatenò, allora, diversi mal di pancia tra gli inquilini del Municipio. Beffati pure da un membro dello staff  del vecchio sindaco, passato da un primo cittadino all’altro, dal centrosinistra al centrodestra,  come nemmeno la penna dello sceneggiatore di House of Cards, forse avrebbe saputo fare.
A Riccione il filo della Rete cucì magnificamente tutte le istanze creando una comunità granitica in grado di trasformare la competizione elettorale in una sfida Noi e Loro, senza mai indietreggiare di un millimetro. Anzi, rilanciando in continuazione.
Una strategia vincente. Sulla Rete, il senso di appartenenza si gonfió, di giorno in giorno, a dismisura: un po’ ‘mourinhanamente’ quella sorta di ‘noi contro il mondo’ creò un’empatia capace di convincere tutti che sì, si sarebbe potuto vincere. Un ‘Yes we can’ alla romagnola che dalla Rete rotoló anche sui media tradizionali: tanti titoli, sui giornali, furono debitori della discussione online, monitorata quotidianamente dai giornalisti della carta stampata.
Ora quel Noi contro Loro, si fa ancora più acceso. Con i ‘defenestrati’, all’attacco dei rivali che – e chi lo sa – potrebbero pure unirsi, come nella politica nazionale, puntellandosi vicendevolmente coalizzando Pd e ex centrodestri. Noi contro Loro. Ognuno pensando di avere il karma dalla propria parte. Riccione’s Karma.

Dal blog Pendolarità

 

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