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Contrasto al gioco d'azzardo, approvato OdG in Consiglio

In foto: una campagna anti slot
una campagna anti slot
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 10 feb 2017 15:22 ~ ultimo agg. 13 feb 14:29
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Ieri sera il Consiglio Comunale di Rimini ha approvato l‘ordine del giorno col quale il Comune di Rimini si impegna a promuovere azioni specifiche sul suo territorio con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo. A presentarlo i consiglieri Gianfreda, Pasini, Renzi, Rufo Spina, Camporesi, Mauro.

Il testo dell’ordine del giorno:

IL CONSIGLIO COMUNALE

Preso atto che il gioco d’azzardo è un fenomeno dilagante e che può sfociare in una vera e propria patologia con costi sociali molto alti, l’Italia è il quarto paese al mondo per perdite annuali al gioco d’azzardo e primo in Europa.

Per quanto riguarda l’area territoriale del riminese, nel 2015 a Rimini sono stati spesi 593.356.269 euro in gioco d’azzardo, escluso l’online (dati del Monopolio dello Stato), Rimini è la prima Provincia della Regione per spesa pro capite, con un importo di €1.769,00 a testa. La presenza turistica influenza probabilmente questo dato, ma l’enormità rimane;

 Constatato che il gioco fa parte della nostra società, della nostra vita, ma quanto siamo consapevoli della ricchezza che perdiamo? La pubblicità e l’entusiasmo che circonda il gioco d’azzardo non ci deve distogliere dalle conseguenze sociali del fenomeno. Soprattutto va contenuto il problema della ludopatia. Poche persone oggi si recano agli sportelli del Sert, non c’è consapevolezza del problema e si tende a nasconderlo, ma i numeri sono in progressivo aumento come si rileva dai dati del report dell’Area Salute mentale e dipendenze patologiche della RER sul gioco d’azzardo 2016. Particolare attenzione va data ai giovani e giovanissimi che si approcciano al gioco d’azzardo, in particolar modo sul nostro territorio dove la percentuale di giovani giocatori è superiore al resto della regione;

Considerato che molti comuni d’Italia hanno già promosso strategie per limitare i danni del gioco d’azzardo, impegna il Sindaco   a:

– promuovere azioni specifiche sul nostro territorio,  con l’ausilio di un intergruppo   consiliare che verrà costituito con rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, con l’obbiettivo di contrastare questo fenomeno, similmente a quanto avvenuto per l’Intergruppo parlamentare sui temi del Gioco d’azzardo;

– non concedere il patrocinio del Comune ad iniziative promosse o finanziate da aziende che operano nel settore del gioco con vincita in denaro;

– introdurre specifici limiti all’apertura di nuove sale slot in aree sensibile del nostro territorio (nei pressi di scuole, ecc.);

– introdurre specifici limiti agli orari di apertura delle sale slot;

– diffondere, in sinergia con quanto promosso dalla regione Emilia Romagna, il marchio Slot free E-R, per gli esercizi commerciali virtuosi, ed incentivare, anche economicamente, gli esercizi commerciali che tolgono le slot dai propri negozi;

-diffondere e promuovere la cultura della legalità, dell’utilizzo responsabile del denaro e prevenire l’usura connessa al gioco d’azzardo patologico, in attuazione delle Leggi regionali 5/2013 e del recentissimo Testo Unico della Legalità (Legge Regionale 43/2016);

-rivedere gli accordi che riguardano l’autorizzazione della pubblicità “I giochi del Titano”;

-creazione di una procedura amministrativa che permetta il coordinamento tra tutti gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni relative alle attività di video lottery e sale slot.

“Questo OdG – spiega il consigliere Gianfreda – è frutto di un lungo lavoro di studio e confronto con le Associazioni del territorio (in particolare Slotmob) che è partito già da questa estate, era infatti uno dei punti presenti nel programma elettorale di Rimini Attiva. È un passo importante: il documento votato impegna l’amministrazione ad occuparsi del tema del gioco d’azzardo sotto vari aspetti, i punti peró che ritengo più importanti sono l’aspetto culturale/educativo e il punto che prevede la creazione di un intergruppo consiliare composto da maggioranza ed opposizione. Dobbiamo rendere consapevoli i ragazzi e gli adulti dei rischi che corrono, dobbiamo avere dei formatori competenti e dobbiamo mantenere con l’intergruppo una costante attenzione al fenomeno. Gli strumenti che un comune può mettere in campo sono limitati rispetto alla diffusione del gioco d’azzardo, che è dovunque: dai cellulari in mano ai nostri figli alle slot nel bar sotto casa, dai Giochi del Titano al di là del confine alle più piccole tabaccherie, e naturalmente nelle sale slot e nei bingo. È evidente che il gioco è sfuggito di mano, e il danno sociale è sotterraneo, non è ancora emerso con tutta la sua drammaticità. All’Ausl hanno pochissime persone prese in carico rispetto ai dati forniti dalle associazioni dei giocatori anonimi e dagli gli altri centri di ascolto. Chi è veramente consapevole del problema sono proprio i gestori dei locali dove si gioca. Questo OdG è un primo passo, mette in moto un processo che porterà la città ad essere più consapevole, più pronta a proteggere le categorie di persone che rischiano di più: i precari, le fasce sociali più povere e i giovani. Anche a livello nazionale si stanno facendo passi importanti, nella legge di stabilità 2016 sono presenti norme  che vanno nella direzione di diminuire il numero di slot e sopratutto di diminuire i luoghi in cui è possibile giocare. Rimini è pronta a cambiare rotta”.

“Apprezziamo l’impegno del Comune di rimini  ha dichiarato Daniele Serafini, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona di Rimini – Siamo soddisfatti, ma è solo un primo passo e ci rendiamo conto che è un cammino lungo e difficile. Gli interessi economici che stanno dietro al gioco d’azzardo sono davvero tanti. Ma è fondamentale portare aventi questa battaglia, lo dobbiamo alle tante famiglie rovinate che incontriamo, che si rivolgono a noi disperate in cerca di aiuto. Il gioco d’azzardo è una dipendenza, una vera e propria patologia che causa drammi familiari e sociali con conseguenze, anche economiche, che ricadono su tutta la collettività”.

In chiusura di dibattito, per la Giunta ha preso la parola il sindaco Andrea Gnassi, che ha fatto il punto sul lavoro che i Comuni attraverso Anci stanno portando avanti a livello nazionale per porre freno a un fenomeno di dimensioni e contorni sempre più preoccupanti.

“Finalmente qualcosa si sta muovendo e in modo davvero concreto. Proprio in questi giorni infatti sta approdando in sede di conferenza unificata (che vede allo stesso tavolo Stato, Regioni e Comuni) una proposta normativa che è il frutto di otto mesi di lavoro prodotto dagli enti locali e dai territori. Un lavoro nato dal basso e che finalmente si incrocia con il Governo. Questa intesa andrà a definire una serie di scelte che non rimarranno sulla carta, ma si trasformeranno in atti normativi. Ad esempio, uno degli obiettivi dichiarati della proposta è quella di arrivare ad una riduzione del 30% delle slot e delle apparecchiature da gioco e di dimezzare nell’arco di tre anni le sale da gioco. Si tratta quindi di un lavoro molto pragmatico, particolarmente rilevante per una regione come l’Emilia Romagna che è quarta in Italia per diffusione di apparecchiature da gioco, ben 35mila. La proposta normativa si concentra su diversi aspetti, dall’innalzamento qualitativo dei punti gioco (ad esempio accesso più visibile e maggiore illuminazione delle sale, identificazione di chi accede), all’aspetto formativo ed educativo. In particolare dà possibilità agli enti locali di poter effettuare maggiori controlli e di regolamentare orari e collocazione urbanistica dei punti gioco. Come Amministrazione, in appoggio all’ordine del giorno del Consiglio, abbiamo già dato direttive agli uffici competenti affinché si possano ridurre le affissioni pubblicitarie delle sale gioco, purtroppo ancora presenti nella nostra città proprio a causa dell’assenza, fino a questo momento, di un contesto normativo di riferimento”.

“Mi auguro – ha concluso il sindaco – che l’intergruppo consigliare previsto dall’ordine del giorno in discussione venga costituito subito e si metta al lavoro velocemente per definire un regolamento puntuale, che recepisca le nuove norme in via di introduzione, in particolare per quanto riguarda le limitazioni orarie e la distribuzione delle sale gioco sul territorio. Stiamo parlando di un fenomeno che tocca da vicino la vita di una comunità: il consiglio comunale attraverso questo regolamento avrà l’opportunità di rivendicare un lavoro importante e che è proprio di una comunità responsabile”.