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Rimini Vita della Chiesa

CL ricorda la scomparsa di Giussani con una messa presieduta dal Vescovo

In foto: don Giussani insieme a don Ugolini
don Giussani insieme a don Ugolini
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 feb 2017 14:03
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Anche a Rimini, come in tante altre città d’Italia e del mondo, ricorderà nei prossimi giorni il dodicesimo anniversario della morte del Servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e il trentacinquesimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione.

L’appuntamento a Rimini è in basilica cattedrale domenica 19 febbraio alle ore 19 con la santa messa sarà presieduta dal vescovo, monsignor Francesco Lambiasi.

Invitiamo tutta la comunità riminese a ricordare con noi don Giussani – sottolinea il responsabile di Comunione e Liberazione Rimini, Manlio Gessaroli certi del contributo sociale che la sua presenza ha portato a tutto il mondo e alla nostra città”. Dal legame che nacque negli anni Sessanta tra don Giussani e il sacerdote riminese don Giancarlo Ugolini hanno preso vita alcuni momenti e iniziative significativi per Rimini, come il Meeting e l’esperienza delle scuole Karis, solo per fare alcuni esempi”.

Il sacerdote brianzolo, infatti, ha incrociato Rimini spesso e in maniera incisiva a partire da quando nel luglio del 1968 incontrò a Torello don Ugolini e alcuni studenti. Nel luglio del 1970, don Giussani fu il relatore alla tre giorni del clero diocesano, invitato dal vescovo di allora, monsignor Biancheri. “Il contenuto dell’annuncio è che Dio si è coinvolto, ha assunto tutta quanta la nostra realtà umana, come uno di noi, in mezzo a noi: Dio, cioè Tutto, è diventato uno di noi: non abbiamo più bisogno di nient’altro […] il ‘fatto’ Cristo, contenuto dell’annuncio, è una ‘storia’: il contenuto dell’annuncio è il Cristo Totale […] prima della preoccupazione di quali strutture darci, la parola di Dio ci invita a realizzare l’immedesimazione con la conversione: altrimenti la preoccupazione di strutture da darci diventa attivismo e risulta maschera di un vuoto”, disse ai sacerdoti riminesi. Il cristianesimo “o è avvenimento o non è cristianesimo: alla luce dell’insistenza di Papa Francesco, si riscopre anche per la diocesi l’attualità di questo contributo di don Giussani che fa parte della storia della nostra chiesa locale”, sottolinea don Roberto Battaglia, assistente diocesano di Cl.