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Attualità Rimini

Boicottaggio a Enada per divieti Regione su gioco e minori, il commento di Gianfreda

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 3 feb 2017 19:21 ~ ultimo agg. 6 feb 09:16
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Deve far riflettere la notizia delle sei aziende che minacciano di disertare l’edizione di Enada a marzo a Rimini per protestare contro il divieto della Regione Emilia Romagna sul ticket redemption ai minori, i ticket che si vincono nelle sale gioco e che poi si rigiocano vincendo dei premi. “I bambini in pratica sperimentano il meccanismo del gioco d’azzardo – commenta il consigliere di Rimini Attiva Kristian Gianfreda che sull’azzardo ha presentato un ordine del giorno a Rimini – Dai dati odierni del Sert si evince chiaramente come la ludopatia si sviluppi dai 40/45 anni in su, ma i quarantenni di oggi sono cresciuti in un mondo dove il gioco d’azzardo era vietato, c’era al massimo la Sisal, la schedina. Cosa succederà ai nostri figli che invece crescono tra mille modi possibili per vivere l’adrenalina dell’azzardo?”

Soprattutto in un territorio critico come quello di Rimini servono responsabilità dalle aziende e guardia alta. “Secondo uno studio portato avanti dalla regione, abbiamo il record regionale per giocatori tra i 15 e i 19 anni. Io penso che il gioco faccia parte della nostra società, anche il gioco d’azzardo, ma va regolamentato, monitorato e contenuto. C’è chi ci guadagna molto, ma ci sono anche famiglie che perdono tutto, e molto spesso fanno parte delle fasce più deboli della città. In dicembre ho presentato un OdG in consiglio comunale, e spero che al prossimo consiglio il 9 febbraio si possa votare”. Gianfreda ricorda la petizione a sostegno dell’OdG con l’adesione di oltre 50 associazioni. Si può firmare ogni sabato in piazza Cavour.


 

Ordine del Giorno : “Gioco d’azzardo”

Preso atto che

il gioco d’azzardo è un fenomeno dilagante e che può sfociare in una vera e propria patologia con costi sociali molto alti. LItalia è il quarto paese al mondo per perdite annuali al gioco d’azzardo e primo in Europa.

Per quanto riguarda larea territoriale del riminese, nel 2015 a Rimini sono stati spesi 593.356.269 euro in gioco d’azzardo, escluso l’online (dati del Monopolio dello Stato). Rimini è la prima Provincia della Regione per spesa pro capite, con un importo di €1.769,00 a testa. La presenza turistica influenza probabilmente questo dato, ma l’enormità rimane.

Constatato che

il gioco fa parte della nostra società, della nostra vita, ma quanto siamo consapevoli della ricchezza che perdiamo? La pubblicità e l’entusiasmo che circonda il gioco d’azzardo non ci deve distogliere dalle conseguenze sociali del fenomeno. Soprattutto va contenuto il problema della ludopatia. Poche persone oggi si recano agli sportelli del Sert, non c’è consapevolezza del problema e si tende a nasconderlo, ma i numeri sono in progressivo aumento come si rileva dai dati del report dell’Area Salute mentale e dipendenze patologiche della RER sul gioco d’azzardo 2016. Particolare attenzione va data ai giovani e giovanissimi che si approcciano al gioco d’azzardo, in particolar modo sul nostro territorio dove la percentuale di giovani giocatori è superiore al resto della regione.

Considerato che

molti comuni d’Italia hanno già promosso strategie per limitare i danni del gioco d’azzardo.

Il Consiglio Comunale

Impegna il Sindaco a:

  promuovere azioni specifiche sul nostro territorio,  con l’ausilio di un intergruppo consiliare che verrà costituito con rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, con l’obbiettivo di contrastare questo fenomeno, similmente a quanto avvenuto per l’Intergruppo parlamentare sui temi del Gioco d’azzardo

          non concedere il patrocinio del Comune ad iniziative promosse o finanziate da aziende che operano nel settore del gioco con vincita in denaro

          introdurre specifici limiti all’apertura di nuove sale slot in aree sensibile del nostro territorio (nei pressi di scuole, ecc.)

          introdurre specifici limiti agli orari di apertura delle sale slot

          diffondere, in sinergia con quanto promosso dalla regione Emilia Romagna, il marchio Slot free E-R, per gli esercizi commerciali virtuosi, ed incentivare, anche economicamente, gli esercizi commerciali che tolgono le slot dai propri negozi

          diffondere e promuovere la cultura della legalità, dell’utilizzo responsabile del denaro e prevenire l’usura connessa al gioco d’azzardo patologico, in attuazione delle Leggi regionali 5/2013 e del recentissimo Testo Unico della Legalità (Legge Regionale 43/2016)

– rivedere gli accordi che riguardano l’autorizzazione della pubblicità “I giochi del Titano”.

– creazione di una procedura amministrativa che permetta il coordinamento tra tutti gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni relative alle attività di video lottery e sale slot.