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Attualità Provincia

Trasporto Pubblico. La Cgil chiede risposte chiare agli Enti Locali

In foto: la mobilitazione davanti a Start
la mobilitazione davanti a Start
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 10 gen 2017 13:22
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Un futuro positivo per il trasporto pubblico locale ci sarebbe ma viene messo a repentaglio da alcune recenti scelte prese dagli enti locali. In una nota, i segretari territoriali della Cgil di Rimini, Ravenna e Forlì Cesena elencano i temi presenti nei protocolli sottoscritti proprio con gli Enti che consentirono la nascita di Start:
1. il governo unico del sistema di Tpl nell’area della Romagna ha un impatto prioritario per lo sviluppo dell’economia di questi territori;
2. l’esperienza di gestione di bacini attigui crea sinergie utili al miglioramento del servizio erogato, in termini di investimenti, e di qualità del servizio erogato ai cittadini;
3. la costituzione di un’unica azienda di trasporti di dimensione di area vasta può essere elemento decisivo per poter competere e tentare di aggiudicarsi la gara per l’assegnazione del servizio.
Poi i segretari mettono nero su bianco gli atti che, a loro dire, vanno esattamente nella direzione opposta:
a) riduzione dei trasferimenti economici da parte della Agenzia della mobilità di Rimini verso Start Romagna, nonostante il lodo accettato davanti al Prefetto di Rimini nel quale veniva fissato un corrispettivo economico per km ritenuto congruo da tutte le parti contraenti;
b) un continuo rinvio della costituzione dell’agenzia unica della mobilità della Romagna da parte degli EE.LL., elemento questo decisivo per la gestione della prossima gara a partire dalla stipula di un’unica clausola sociale a garanzia dei diritti dei lavoratori del settore.

La Cgil parla di “Caos Ordinato in cui si sta spingendo tutto il sistema del trasporto pubblico locale in Romagna da parte di chi esercita il ruolo di proprietà sia nell’azienda che nelle agenzie” e chiama in causa gli interlocutori. In primis la Regione Emilia-Romagnache non può rimanere assente dopo che per anni ha legiferato e prodotto accordi che andavano nella direzione delle aggregazioni delle aziende e delle agenzie del Tpl. In particolare l’assessorato ai trasporti di questa regione deve dire se è ancora questo il progetto regionale o se ne esiste un altro.” E poi gli Enti Locali della Romagna che “devono palesare in modo non equivocabile qual è il loro pensiero sul futuro di START o se pensano di cambiare cavallo da corsa a competizione in corso.” “Solo rispondendo in modo chiaro a queste domande – conclude il sindacato – si può contribuire a fare chiarezza su questa vicenda intricata, giova ricordare che il tempo non è una variabile indipendente perché le scadenze sono imminenti a partire dalla gara per l’assegnazione del servizio.
Venerdì 13 i dipendenti di Start Romagna incroceranno le braccia.