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Cronaca Nazionale

Ritiravano pizzo con bimba appresso. Tre fermi, la moglie del boss a Rimini

In foto: l'operazione
l'operazione
di Redazione   
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gio 19 gen 2017 11:38 ~ ultimo agg. 20 gen 11:48
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Richieste di pizzo periodiche nei confronti di imprenditori che arrivavano anche a 8mila euro e il figlio del boss che andava a ritirare le somme portando con sé la figlia di tre anni. I Carabinieri di Caserta e la Polizia oggi hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Maria Buttone, moglie dell’ex boss del clan Belforte di Marcianise (Caserta), Domenico Belforte, il figlio della coppia, Salvatore Belforte e la sua compagna, Alessandra Golino.
La moglie del boss, dopo essere stata scarcerata, malgrado i domiciliari era subito rientrata in azione ricoprendo il ruolo di reggente impartendo a distanza ordini agli uomini del clan attraverso il figlio.

Salvatore Belforte ha costretto per anni i titolari di un’azienda a versare ratei estorsivi in occasione delle principali ricorrenze: Pasqua, Ferragosto e Natale. Per le ultime feste di Natale l’azienda, del settore distribuzione carburanti, ha dovuto versare tremila euro.

Salvatore Belforte e la compagna Alessandra Golino sono stati raggiunti dal provvedimento a Marcianise, presso la loro abitazione, mentre Maria Buttone è stata fermata a Rimini, dove era domiciliata dal 18 dicembre scorso, a seguito di revoca della misura degli arresti domiciliari con contestuale applicazione del divieto di dimora nella Regione Campania e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.