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Povertà: le risposte della Caritas

di Redazione   
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mar 10 gen 2017 07:25 ~ ultimo agg. 9 gen 11:21
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Si è soliti pensare che le Caritas offrano un aiuto solo per quel che concerne le emergenze (cibo, docce, vestiti, alloggio): questi sono interventi che le Caritas effettuano tempestivamente e con dedizione, ma non sono gli unici aiuti.

Il primo tra tutti è l’ascolto delle persone, nel 2015 sono stati effettuati oltre 50.800 colloqui; a questi si aggiungono sempre più azioni mirate, negli ultimi anni sono nati progetti che: -aiutano le persone nell’inserimento lavorativo, in quanto offrire un lavoro vuol dire ridonare dignità e futuro; -sostegni alimentari attraverso gli empori solidali che permettono alle famiglie di svolgere un gesto quotidiano come quello di fare la spesa scegliendo i prodotti che più aggradano e che permettano un’alimentazione variegata a differenza dei pacchi alimentari che disponevano solo di prodotti a lunga conservazione; -ambulatori medici o farmaceutici per permettere di essere curati anche se non si è in possesso di beni economici per poter svolgere visite specialistiche o acquistare farmaci; -sostegni alle famiglie con figli minori attraverso la distribuzione di materiale scolastico, così come centri educativi, doposcuola; -progetti di accoglienza per i migranti con scuole di italiano e accompagnamento nella gestione dei documenti e delle visite mediche; -progetti di sostegno e compagnia per gli anziani.

 

Alcuni dati

Per quel che concerne i numeri si registrano nel 2015: 430mila pasti serviti dalle mense, 36.500 pacchi viveri, quasi 13mila indumenti, 16.600 docce, 2.118 persone accolte in dormitorio, 945 farmaci e 36.700 euro per l’acquisto di questi o per altri aiuti di tipo sanitario, 492 famiglie alle quali si è distribuito materiale scolastico, oltre 200 persone aiutate a re-inserirsi nel mondo del lavoro.

 

Isabella Mancino

referente per gli Osservatori delle povertà Caritas Emilia Romagna