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Attualità Rimini

Ciclabili e zone 30, a Rimini quattro progetti per 1,6 milioni

In foto: la futura ciclabile di via XXIII Settembre
la futura ciclabile di via XXIII Settembre
di Redazione   
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gio 12 gen 2017 11:57 ~ ultimo agg. 13 gen 12:01
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Parte il nuovo progetto del Comune di Rimini per lo sviluppo della mobilità sostenibile, quattro interventi per 1.650.000 euro per la realizzazione di due piste ciclabili e due “Zone 30” nella zona Sud della Città

Previsti quattro interventi diretti a incentivare la mobilità sostenibile il cui principale per ruolo strategico e importo – spiega l’Amministrazione Comunale –  è quello della realizzazione del percorso ciclopedonale protetto che collegherà, lungo 2,2 chilometri sulla via Coriano, Villaggio San Martino alla Statale 16. A questo si affianca l’adeguamento funzionale della mobilità ciclabile lungo la via Flaminia e via XX Settembre dal centro Studi al Centro Storico.

Il costo complessivo delle opere infrastrutturali previste ammonta a 1.649.000 euro, di cui 989.176 finanziati dallo Stato e 659.824 già previsti nel bilancio 2018 del Comune. Obiettivo principale è abbattere di oltre 600 tonCO2eq all’anno le emissioni clima – alteranti.

“Sicuro in bici e collegati alla città” è un progetto partecipato pubblico-privato quello con cui il Comune di Rimini partecipa al Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa – scuola e casa – lavoro bandito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’opportunità contemplata dal Collegato ambientale approvato con 35 milioni di euro dal Governo nel dicembre 2015 e divenuto operativo nel luglio scorso.

il progetto – ricorda l’Amministrazione Comunale – prevede anche interventi volti a generare un cambiamento duraturo nelle abitudini di spostamento di lavoratori, studenti e cittadini attraverso una serie d’azioni materiali, come l’aumento delle stazioni di Bike sharing, di Piedibus e Bicibus, ma anche culturali. Parte integrante del progetto è l’informazione e il coinvolgimento attivo degli utenti tramite specifiche attività da realizzarsi col supporto del Piano Strategico di Rimini e la collaborazione di un insieme di istituti, aziende e associazioni che hanno risposto numerosi ad una specifica manifestazione di interesse lanciata nel mese di dicembre dall’amministrazione comunale. Attenzione sarà posta alle scuole primarie e secondarie, alcune tra l’altro già coinvolte in progetti sperimentali sulla mobilità sostenibile, come nel caso della scuola elementare di Villaggio I Maggio.


 

i progetti infrastrutturali (a cura dell’Amministrazione Comunale)

Adeguamento funzionale della mobilità ciclabile lungo la via Flaminia e via XX Settembre dal centro Studi al Centro Storico.

Lungo via XX Settembre si prevede (costo previsto 400.000 euro) la rifunzionalizzazione dell’asse ciclabile Arco d’Augusto – via Tripoli e la sostituzione delle due attuali corsie carrabili con un’unica corsia a senso unico per i mezzi carrabili e una corsia con pista ciclabile bidirezionale in sede propria. Il marciapiede lato mare sarà allargato aumentando la fruibilità pedonale e accrescendo la valenza del Borgo San Giovanni come naturale estensione del centro storico. Sul tratto di Via Flaminia da via Tripoli all’ospedale verrà ridotta l’ampia sede stradale, senza penalizzare flussi e sensi di marcia esistenti, e realizzata una pista ciclabile bidirezionale in sede propria. Verrà inoltre migliorato l’attraversamento trasversale della via Flaminia, potenziando e mettendo in sicurezza gli attraversamenti pedonali e ciclopedonali e ripensando le fermate del TPL.

Percorso ciclopedonale protetto Villaggio San Martino – Statale 16

La nuova pista ciclopedonale in sede propria (costo previsto 1.000.000 di euro) verrà realizzata a fianco della strada esistente nel tratto che va dalla statale 16 fino a Villaggio San Martino, in cui risiedono circa 200 famiglie. Oltre alla popolazione residente, la nuova infrastruttura avrà una notevole importanza anche per la molteplicità di attività industriali ed esercizi pubblici che si trovano lungo il tragitto in cui lavora un numero notevole di dipendenti. Oltre a costituire il connubio ideale tra tempo libero e spostamenti lavorativi, il nuovo percorso avrà la funzione di unire su sede protetta il nucleo residenziale con la scuola elementare di Villaggio 1° Maggio.

La Zona 30 Centro Studi sarà realizzata sull’area su cui insiste il plesso scolastico della Colonnella, caratterizzata da flussi di traffico fortemente eterogenei con picchi di congestione in rapporto con gli orari delle lezioni. Con l’attuazione di una “Zona 30” si estenderà a tutta l’area il limite di 30 km/h per tutti i mezzi di trasporto, realizzando attraversamenti rialzati e ingressi segnalati e protetti consentendo con l’abbassamento della velocità di tutti i mezzi a motore, l’aumento della sicurezza della strada e la diminuzione delle quantità di emissioni.

La Zona 30 tra via Flaminia Conca, SS16 e via Flaminia: anche per questa area, caratterizzata oltre che da residenziali da un insieme di funzioni del settore terziario e  infrastrutture pubbliche, si adotteranno le soluzioni strutturali adatte a facilitare e rendere più sicuri gli spostamenti a piedi e in bicicletta consentendo il collegamento tra l’asse ciclabile di via Flaminia e la pista ciclopedonale che sarà realizzata in via Coriano, mentre l’attraversamento della SS16 sarà garantito da un sottopassaggio ciclopedonale già previsto che consentirà a ciclisti e pedoni di superare la barriera fisica della statale in sicurezza.


La dichiarazione dell’assessore alla Mobilità Roberta Frisoni:

“Altissima è stata l’adesione di scuole, imprese, associazioni alla manifestazione d’interesse lanciata dall’amministrazione comunale per azioni di supporto alla promozione dell’uso della bicicletta nell’area interessata dagli interventi proposti, a testimonianza e conferma di una crescente attenzione della città ai temi della sostenibilità ambientale e della necessità di innescare un forte cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane di mobilità. Per questo ci sentiamo di ringraziare tutti coloro che hanno già aderito al progetto e tutti coloro che, anche in futuro, mostreranno interesse a contribuire un modello di mobilità nuova, sostenibile, inclusiva e intelligente.

Il collegato ambientale ci ha dato la possibilità di candidare un progetto importante sperimentando un nuovo modo di confrontarsi con la città, un’ottima occasione da cui auspico potremo ottenere delle risorse di finanziamento importanti. Credo anche, però, che sia importante che possano essere individuati a livello nazionale dei canali stabili di finanziamento di progetti volti a sostenere la mobilità sostenibile su aree urbane, solo così sarà possibile sostenere in modo duraturo il cambiamento di cui la città e il paese hanno necessità”.

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