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Nazionale Politica

Caso Affronte. Franchini: cinico opportunismo, coerenza è dimettersi

In foto: Carla Franchini
Carla Franchini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 gen 2017 19:35 ~ ultimo agg. 19:35
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Anche da Carla Franchini, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Rimini, arrivano critiche alla scelta di Marco Affronte di lasciare il Movimento per passare ai Verdi. Una scelta di opportunismo che tradisce il patto con il Movimento, un patto che non si può liquidare come ha fatto l’europarlamentare. La scelta più coerente, per la Franchini, sono le dimissioni.


 

La dichiarazione di Carla Franchini:

L’Europarlamentare Marco Affronte  è stato eletto nelle fila del M5S. Di cosa abbia fatto a Bruxelles, come tanti, non so molto, posso solo immaginare che in quanto valido professionista abbia lavorato bene. All’atto dell’accettazione del mandato ha aderito al codice di comportamento del M5S, evidentemente condividendolo in pieno. Era un’adesione, non una coercizione.

Nessun Movimento o partito è perfetto. La perfezione si ricerca, lavorandoci giorno dopo giorno. Lecito quindi maturare la convinzione che le proprie idee o convincimenti non siano più in linea con quelle espresse dal Movimento, giuste o sbagliate che siano. Quindi, o si lavora per il Movimento cercando di migliorarlo dall’interno o si abbandona, dimettendosi. Non è stato il Movimento a cercare Affronte, ma il contrario.

La coerenza è una virtù. E senza virtù si finisce con l’assecondare il proprio ego, cambiando casacca e mantenendo i privilegi che il M5S ha determinato in favore dell’eletto. Ed è proprio questo lo scopo prefisso dalla famosa penale “anti trasloco” in altro partito: clausola,  che Affronte ha bollato come carta straccia dal punto di vista legale, sbeffeggiando ancora di più – se ce ne fosse bisogno – il M5S.

Non siamo di fronte ad una questione legale – che farà comunque il suo corso –  ma al tradimento di un patto, che ancora una volta dimostra incoerenza e cinico opportunismo personale. In ultimo  vale ricordare che al momento del voto aperto a tutti gli iscritti del M5S per scegliere tra le tre opzioni Affronte aveva votato per restare in EFDD. Alla fine siamo rimasti in EFDD, ma lui se n’è andato con i verdi.