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Bellaria-Rimini 0-3, "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio

In foto: Abdoul Guiebre carica il tiro che varrà al Rimini l'1-0
Abdoul Guiebre carica il tiro che varrà al Rimini l'1-0
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 22 gen 2017 21:37 ~ ultimo agg. 24 gen 12:30
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BELLARIA-RIMINI 0-3, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO
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IL BUONO

La “Zona Sasso Marconi” resiste ed al minuto 88 porta agli emiliani un ormai insperato pari contro la Fya di bomber Cecconi (è proprio il caso di dire in missione per conto di… Mastro) ma Noselli e compagni sembrano iniziare a mostrare un seppur minimo cedimento e lasciano quindi sull’infido terreno riccionese qualche centimetro nella rincorsa alla battistrada Rimini che allunga anche sulla terza posizione nella quale si trovano ora appaiate Massa Lombarda e Classe. Più tre e quindi una partita di distacco dai gialloblu sassesi e addirittura più 13 sulle due ravennati, che con dieci punti da colmare sulla seconda piazza, difficilmente potranno ambire alla zona play-off rappresentata dal secondo gradino del podio, unica posizione a garantire la via degli interminabili spareggi promozione. Dal canto loro i biancorossi fanno fino in fondo il proprio dovere, stroncando le velleità di un Bellaria Igea Marina giovanissimo e ben più che decoroso. I padroni di casa hanno messo in mostra le doti che hanno concesso loro di pareggiare in trasferta contro il Sasso Marconi ma mettendolo sotto dal punto di vista del gioco e delle occasioni. Giocando sempre così secondo me hanno tutte le chance per tirarsi fuori dalla situazione che li vede fanalini di coda fino ad ora. Del Rimini diciamo già da diverso tempo come sia finalmente diventato una squadra sotto tutti i punti di vista, cementato da individualità veramente fuori luogo in Eccellenza. Al “Nanni” prestazione monstre di Guiebre (con annesso eurogol sblocca risultato) in primis tra i nuovi arrivati e di Righini tra i vecchi, tanto per citarne un paio. Ma non mi viene in mente alcun biancorosso che non si sia mostrato altamente positivo, a partire dal “dribblomane” Scotti per finire con il sempre pungente Valori.

IL BRUTTO

A livello tecnico la prestazione della truppa di Mastronicola assume ancor più un carattere distintivo se consideriamo che i biancorossi siano riusciti a sciorinare un calcio di ottima fattura sul datato e più che malconcio sintetico dello stadio bellariese che già a colpo d’occhio si mostrava spelacchiato e parecchio gibboso. Il rimbalzo irregolare e persino la difficoltà di corsa ed equilibrio ad inizio gara infatti hanno sorpreso non poco i giocatori del Rimini che, complice anche la verve e l’aggressività iniziali dei biancazzurri di casa, hanno stentato ad imporre il proprio ritmo e la qualità delle geometrie.
Dal confronto ne esce rinfrancato lo spesso vituperato “tappeto” del “Romeo Neri”, che non sarà proprio un sintetico di ultimissima generazione e sopraffina qualità (la storia poi che sia un ibrido misto biologico, tipo San Siro o il “Manuzzi” tanto per intenderci è evidentemente falsa) ma garantisce un costante standard di gioco anche in situazioni metereologiche quasi estreme come abbiamo potuto verificare durante alcuni match svoltisi sotto veri e propri nubifragi. Ovvio che quantomeno il sintetico riminese sia di molto più recente realizzazione. Diciamo che quello di Bellaria mostra come si possa ridurre quel tipo di terreno se sfruttato eccessivamente e magari senza un’adeguata manutenzione.

IL CATTIVO

Mercoledì prossimo, 25 gennaio, si terrà a Riccione la finale regionale di Coppa di Eccellenza tra il Rimini ed i reggiani del Rolo. Permettetemi una riflessione: Cari signori della Lega Dilettanti Emilia-Romagna, che organizzate una finale nell’agevolissimo orario delle 14:30, ma per caso siete tutti ubriachi? Come? Dite che se si giocasse di sera gli emilani tornerebbero a casa troppo tardi e con il buio visto che si gioca così vicino a noi e cosi lontano da loro?? Il cartello della diretta di mercoledìEd allora perché non giocare in serale che ne so ad esempio a Imola (tanto per fare l’esempio di un posto più equidistante)? Io penso che i tifosi biancorossi avrebbero molto volentieri fatto qualche chilometro in più per poter assistere alla partita senza dover prendere ferie o permessi ed anche la società e la squadra avrebbero preferito poter contare sui propri appassionati (e perché no, forse anche quelli del Rolo potrebbero pensarla alla stessa maniera…).
E poi scusate, ma allora cosa dovrebbero dire quelli dell’Argentana che il mercoledì dopo dovranno affrontarci alle 20:30 al “Romeo Neri”? Perché, loro non torneranno a casa a notte fonda?
Io penso che queste decisioni penalizzino tutti ma in primis noi tifosi già vessati da mille iniquità, in questo calcio che rischia veramente di non essere più di nessuno.

Baio

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