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Attualità Rimini

Alveo Tiberio. Presentato "Un mare lungo un miglio". Per Renzi uno spreco

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di Redazione   
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lun 23 gen 2017 15:38 ~ ultimo agg. 24 gen 15:11
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Si è parlato di progetti per ossigenare l’alveo del ponte di Tiberio oggi in Terza commissione consiliare a Rimini. L’occasione è stata una mozione di Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia che chiedeva di dare seguito a un’altra mozione, quella approvata dal Consiglio Comunale nel 2012 per il ripristino di un afflusso d’acqua dal “ Deviatore” del Marecchia fino al Ponte. L’Amministrazione prosegue invece con il progetto “Un mare lungo un miglio”.

Un progetto a medio-lungo periodo – spiega l’Amministrazione Comunale – che prevede una nuova traccia d’acqua con un canale che attraversa il parco e che possa favorire la sua rinaturalizzazione, in sintonia con la gestione dei diversi stati della presenza dell’acqua nel parco. La nuova linea d’acqua, funzionale all’ossigenazione del porto canale, dovrebbe apportare, oltre a un miglioramento dal punto di vista idraulico, qualità e ricchezza spaziale al parco. Un canale sottile lungo un miglio nautico scavato nel parco per creare un ambiente in cui le acque del fiume si incontrino con quelle del mare.

Gli Uffici sono impegnati per approfondire le dinamiche idrauliche del bacino del ponte di Tiberio. Dinamiche che, attraverso la costruzione di un quadro conoscitivo, definiranno le modalità d’attuazione del progetto che per l’Amministrazione diventa strategico per essere collegato in maniera sinergica alla vigilia dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi di riqualificazione del bacino del ponte di Tiberio, la Piazza sull’acqua (Tiberio 3) e, a mare, il Canale ponente (Tiberio 4).

Tra le azioni progettuali previste – prosegue l’Amministrazione Comunale – la valorizzazione degli argini del canale deviatore coniugando la loro fruibilità con la sicurezza  idraulica da garantire; la riorganizzazione del parco tenendo in considerazione le variabili idrauliche sia in relazione all’ingresso di acqua marina che alla sua funzione di bacino di laminazione in caso di esondazione del Marecchia; la riorganizzare delle funzioni con una possibile presenza continua di acqua introdotta nel parco attraverso una presa dal fiume Marecchia; la progettazione di un dispositivo per introdurre nel contesto terrestre un elemento marino con l’innalzamento del livello del mare; la progettazione d’interventi di rimodellazione del parco per migliorare il drenaggio e gestire le diverse condizioni di allagamento, intervenendo contestualmente con l’introduzione di nuove piantumazioni compatibili con un eventuale deflusso delle acque; il completamento degli interventi al bacino del Ponte di Tiberio; la progettazione delle banchine del Porto Canale come percorsi di collegamento del Parco con il mare.

Ma Gioenzo Renzi è tutt’altro che convinto della bontà del nuovo progetto. Con la sua mozione approvata all’unanimità in Consiglio Comunale nel settembre 2012 si chiedeva un canale a deflusso naturale lungo il vecchio alveo, oggi Parco Marecchia, che convogliasse le acque dal Deviatore Marecchia fino al Bacino del Ponte di Tiberio, con una portata d’acqua necessaria per il ricambio idrico delle acque nell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale; la Mozione chiedeva al riguardo di procedere all’approvazione e attuazione del progetto definitivo ed esecutivo di ripristino dello scorrimento naturale e continuo delle acque dal Marecchia, elaborato da Alpina Acque, a disposizione della Amministrazione Comunale dal 2006, da dieci anni”.

E invece l’Amministrazione procede con un altro progetto, approvato in Giunta il 22 dicembre 2015, “concettualmente opposto, denominato “ Un mare lungo un miglio”, che prevede “ lo scavo di un canale largo almeno un paio di metri dal Ponte di Tiberio al Deviatore con una profondità tale da essere sempre coperto dall’acqua proveniente dal mare e di ritrovarsi emerso solo durante le basse maree” con un costo di fattibilità stimato di 800.000 euro”.

Per il consigliere di Fratelli d’Italia il progetto approvato dalla Giunta “Un mare lungo un miglio” con la realizzazione di un canale marino nel Parco Marecchia con l’acqua proveniente dal mare a seconda delle maree ( a secco durante le basse maree !)  non consentirà una adeguata movimentazione e circolazione delle acque nel Bacino del Ponte di Tiberio e di spingerle lungo il Porto Canale fino al mare aperto, con il miglioramento della loro ossigenazione e qualità”

E chiede di “non continuare a spendere inutilmente altri soldi pubblici nel progetto “Un mare lungo un miglio”, dopo lo smantellamento della “diga mobile” nel 2009 che ostacolava la circolazione delle acque nel bacino del Ponte di Tiberio, un fallimento progettuale costato circa 10 miliardi di lire, e a riconoscere che l’eliminazione dello scorrimento dell’acqua dal Fiume Marecchia ha snaturato l’ambiente del Ponte di Tiberio i cui piloni sono immersi in una pozza d’acqua stagnante, a cui poco possono le maree, e ridotto le acque del Porto Canale melmose e maleodoranti”.