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Rimini FC. Tifosi in ansia dopo le parole di Giorgio Grassi. Quale futuro?

In foto: I tifosi il 20 luglio scorso celebrarono il funerale dell'AC Rimini
I tifosi il 20 luglio scorso celebrarono il funerale dell'AC Rimini
di Roberto Bonfantini   
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mer 21 dic 2016 11:55 ~ ultimo agg. 22 dic 12:57
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Sono giorni di emozioni contrastanti per chi ama i colori biancorossi! Domenica la vittoria sul campo del Progresso e l’aggiudicazione del platonico titolo di campioni d’inverno del girone B di Eccellenza. Con la grande emozione, soprattutto da parte del sottoscritto, ma mi auguro anche di tutti i tifosi, per la prima storica diretta televisiva e streaming della partita.

Lunedì pomeriggio di festa e solidarietà per gli uomini di Mastronicola, che al Flaminio hanno regalato, insieme al Calcio a 5 Rimini, un sorriso ai ragazzi di “Samba”.

Lunedì sera la cena di Natale al ristorante Frontemare, in un’atmosfera festosa, insieme ai campioni del futuro: i ragazzi del settore giovanile, e a tanti tifosi, presenti nel locale e davanti al televisore, grazie alla diretta su Icaro TV.

Oggi, mercoledì, la presentazione ufficiale delle nuove maglie a scacchi, tanto attese dal popolo biancorosso. Appuntamento alle 16 al “Macron store” (via Flaminia, 317 – Rivazzurra). Maglie che faranno il loro debutto già questa sera in occasione della semifinale d’andata della Coppa Italia di Eccellenza con il Massa Lombarda (calcio d’inizio alle 20:30 allo stadio “Romeo Neri”).

Tutte emozioni positive, che avrebbero fatto pregustare un sereno Natale al tifoso biancorosso, dopo i bocconi amari degli ultimi mesi.

Ma, a rovinare il clima di festa, c’è stato un martedì che ha portato nubi nere sul futuro della società. Giorgio Grassi, ideatore del progetto Rimini Football Club, durante la conferenza di bilancio di chiusura 2016, ha annunciato: “Noi siamo arrivati alla conclusione che sul progetto Rimini FC si possa ormai mettere una pietra sopra. Sul progetto com’era nato questa estate”. Aggiungendo poi: “Arriveremo al 7 di maggio, finiremo questo campionato, e lo finiremo in bellezza. Poi si vedrà”.

Frasi che hanno mandato in fibrillazione tutti coloro ai quali stanno a cuore i colori biancorossi. Tutti a chiedersi: cosa accadrà ora?

Cosa accadrà dopo il 7 maggio? Difficile dirlo. Ma la sensazione è che molto dipenderà da come si muoverà l’amministrazione comunale in tema gestione stadio “Romeo Neri”. L’uscita di Grassi assomiglia molto ad un ultimatum: o ci si muove subito o non ci saranno i tempi per portare avanti il progetto. Ed è normale sia così, visto che la “partita” stadio era una di quelle messe sul piatto la scorsa estate, quando l’amministrazione era alla ricerca di chi potesse dar vita ad un nuovo Rimini, solido e serio.

Bella l’idea di far partecipare agli incontri tra società e amministrazione comunale anche i rappresentanti dei tifosi, che così potranno seguire da vicino l’evolversi della situazione e venire a conoscenza anche delle problematiche burocratiche che spesso vengono sottovalutate. Perché l’assegnazione di uno stadio in gestione non è cosa semplice.

Prima di far “fuggire” un personaggio come Giorgio Grassi, da loro scelto e che ha dimostrato in questi mesi di voler fare le cose per bene e in assoluta trasparenza, il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore Gian Luca Brasini ci penseranno bene. Una soluzione va trovata, e va trovata al più presto.

Perché un’altra estate come quella 2016 (con tanto di funerale al Rimini celebrato dai tifosi) non la vuole rivivere proprio nessuno in città.