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La diversità è bellezza

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 23 dic 2016 15:04 ~ ultimo agg. 3 gen 10:15
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Abbattere pregiudizi e stereotipi valorizzando il talento artistico dei più giovani: questo l’obiettivo del concorso So stare insieme nelle diversità nell’ambito di un progetto più ampio sostenuto dalla Rete regionale contro le discriminazioni e realizzato per l’ambito provinciale da: Comune di Rimini, associazione Arcobaleno, associazione Rompi il silenzio, associazione Sergio Zavatta Onlus, Centro di servizio per il volontariato della provincia di Rimini – Volontarimini, Cooperativa sociale Eucrante, Cooperativa sociale Il Millepiedi.

 

Premiati lo scorso 13 dicembre alla Casa dell’intercultura i gruppi vincitori del concorso: si tratta della classe IIIC del Liceo linguistico “G. Cesare – M. Valgimigli” di Rimini e il gruppo dei ragazzi del corso di writing del centro giovani Casa Pomposa.

Le studentesse del liceo hanno messo alla prova le loro competenze linguistiche realizzando un video con le loro riflessioni sul tema espresse in spagnolo, francese, inglese e albanese: Siamo tutti uguali. Siamo esseri umani con i nostri difetti, che ci rendono speciali e unici, La diversità non deve essere giudicata come negativa, ma valorizzata, Aiutarsi reciprocamente fa parte del lungo viaggio verso la saggezza.

 

 

I ragazzi di Casa Pomposa, guidati dal writer Burla, hanno creato un’opera che è in realtà l’insieme di singoli lavori: “Abbiamo deciso di fare una bozza tutti insieme realizzando vari disegni e facendoli convivere sullo stesso foglio pur mantenendo ognuno il proprio stile, rispettando e valorizzando i lavori degli altri. Siamo un gruppo di ragazzi eterogenei per nazionalità che convivono nello stesso spazio grazie a una passione comune. Ci siamo confrontati, abbiamo parlato di diversità, di razzismo e di pregiudizi e ognuno di noi ha immaginato come rappresentare la bellezza e l’arricchimento della diversità”.

I ragazzi hanno ricevuto in premio un tablet e dei buoni acquisto in un Graffiti shop. Vivranno inoltre insieme una giornata di formazione outdoor a Sant’Aquilina.

 

Parallelamente alle opere premiate, sono stati esposti alla Casa dell’intercultura anche tutti i lavori delle classi che hanno partecipato alle attività di Biblioteca vivente. C’è chi ha realizzato libri illustrati, chi ha scritto le proprie riflessioni, chi si è affidato al disegno per esprimersi. Un gruppo di studenti della classe III C del Liceo Scienze Umane G. Cesare – M. Valgimigli ha deciso di interpretare ciascuno un ruolo per sfidare tutti gli stereotipi. C’è il ragazzo di Chiesa, il figlio di immigrati, la ragazza facile… Chiara la finalità: solo mettendosi realmente nei panni dell’altro posso eliminare falsi preconcetti.

Tante quindi le scuole coinvolte e i ragazzi che insieme ai loro insegnanti si sono messi in gioco per abbattere pregiudizi e mostrare che la diversità non è necessariamente un ostacolo ma può trasformarsi in ricchezza.