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Allarme delle Guardie Ecozoofile: attenzione ai botti di fine anno! Il vademecum

In foto: L'invito delle Guardie Ecozoofile
L'invito delle Guardie Ecozoofile
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 30 dic 2016 14:09 ~ ultimo agg. 14:24
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Ricevuto, pubblichiamo i consigli della Guardie Ecozoofile per difendere gli animali dai botti di fine anno:

Con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, nella quale i fuochi artificiali la fanno da padrone, è utile ricordare, per chi è possessore di un animale, ma non solo, che gli animali hanno un udito più sviluppato di quello umano: un cane, ad esempio, percepisce un rumore a una distanza ben quattro volte superiore rispetto a noi, inoltre l’uomo sente una gamma di suoni fino a 20 mila hertz, il cane attorno a 40/46000 mila hertz e i gatti a 70.000 Hz, solo per citare gli animali più comuni nei nostri appartamenti.

Il boato emesso dai botti o dai fuochi artificiali scatena un misto di paura e di panico negli altri animali che si trasforma in reazioni inconsce, irrazionali e involontarie.

I botti pirotecnici scatenano negli animali paura e panico inducendoli a reazioni incontrollate e pericolose, come quelle di cani e gatti che scappano perdendo l’orientamento con il rischio di smarrirsi e vagare per strada rischiando di creare incidenti con gravi conseguenze anche per gli automobilisti, o, nei casi più disperati, gettandosi nel vuoto se lasciati sui balconi.

Negli ultimi anni, complice anche la presenza sempre più massiccia di animali da compagnia nelle nostre case e una crescente presa di coscienza da parte dei cittadini, le segnalazioni di disagi patiti dai quattro zampe sono in aumento.

I fuochi artificiali sono infatti causa di morte, ferimenti e traumi per animali domestici e selvatici. Per i selvatici, in particolare, a causa delle improvvise detonazioni il rischio di “migrazioni” improvvise e notturne, sono spesso causa di eventi traumatici che, spesso sono causa di morte.

Le stime, parlano di 5mila vittime tra gli animali ogni anno dovute ai fuochi.

“Per mitigare tutto questo – spiegano le Guardie Ecozoofile di Fare Ambiente si possono seguire questi semplici ma utili consigli:

  • Cerchiamo di mantenere rumori familiari in casa, come ad esempio la tv o la radio accesa. Per il nostro amico questo piccolo accorgimento farà sembrare la situazione normale.
  • Chiudere porte e finestre in modo da attutire i rumori proveniente dall’esterno.
  • Chiudere le tende e abbassare le tapparelle, così da impedire di vedere i fuochi, poichè ancghe le luci così intense li possono impaurire.
  • Assicurati che il gatto o il cane abbia un posto “amico” dove, in caso di necessità, possa trovare riparo. Evitare di portarlo fuori perché lo stresserebbe ancor di più.
  • Se il vostro animale mostra segni di paura, cercate di ignorare il suo comportamento a meno che non rischi di ferirsi. Molto importante non lasciarlo da solo.
  • Se il gatto è abituato a stare all’aperto e ad entrare quando vuole, metti in casa una piccola lettiera e, una volta entrato, chiudi la gattaiola, se presente, in modo che non possa uscire.
  • Porta il tuo cane a fare una passeggiata prima che inizino i fuochi d’artificio.
  • Se l’animale in precedenza ha già manifestato segni di intolleranza ai fuochi, consigliarsi con un veterinario, per verificare la possibilità di somministrare dei calmanti, potrebbe essere una buona idea.
  • Affidarsi, nei casi più difficili ad un comportamentalista. Saprà darvi degli ottimi consigli.
  • Anche il tipico odore dei fuochi potrebbe infastidire gli animali, quindi, se possibile, tenerli al riparo dagli stessi.
  • In caso di animali in gabbia, sarà utile coprire la stessa con un panno più pesante del solito, avendo l’accortezza di assicurarsi che l’aria possa passare.
  • Utilizzare, per lo stallo temporaneo, la stanza più lontana, sia per i rumori che per i bagliori, ed eliminare dalla stessa gli oggetti/mobili che, in caso di perdita di controllo dell’animale, possano causare loro delle ferite.
  • Potrebbe sembrare scontato, ma la nostra presenza li tranquillizza, quindi, se possibile, stare con loro.
  • Ricordiamoci che i primi a trasmettere ansia siamo noi, quindi cerchiamo di comunicare tranquillità.
  • Teniamo in considerazione che uno dei fattori che possono acuire la sensibilità ai rumori è l’età. Più è avanzata e più sono sensibili.
  • Se alla fine dell’evento l’animale manifesta comportamenti inusuali, consultare un veterinario o un comportamentalista.
  • Banale ma giova farlo presente. I consigli sopracitati vanno bene anche durante altri eventi molto rumorosi, come ad esempio i temporali.

“In caso di perplessità non esitate a confrontarvi con persone che hanno maturato nel tempo particolare esperienza -proseguono le Guardie -, come il veterinario di fiducia o in mancanza si può contattare l’Ordine dei Veterinari della propria provincia, il Canile Municipale, il Corpo Forestale dello Stato al n. 1515, le Associazioni di Volontariato o la Polizia Municipale. Ovviamente anche noi, se interpellati, cerchiamo di essere di aiuto”.