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Attualità Valconca

Protesta a S. Maria del Monte. Don Tarcisio: è prevalsa paura

In foto: foto dal profilo facebook di Giorgio Pieri, comunità Apg23
foto dal profilo facebook di Giorgio Pieri, comunità Apg23
di Redazione   
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mar 22 nov 2016 13:52 ~ ultimo agg. 23 nov 13:08
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In una trentina domenica mattina si sono presentati, con tanto di striscioni, davanti alla chiesa di santa Maria del Monte, frazione di Saludecio, per dire no all’ospitalità in un salone della canonica di un piccolo gruppo di ex detenuti che, scontata la pena, hanno deciso di continuare a lavorare nell’azienda agricola di San Facondino della comunità Papa Giovanni XXIII. Si tratta di 8 persone che dormono già li da otto mesi. A queste dovrebbero aggiungersene altre 3 per una sistemazione che da provvisoria, diventa più a lungo termine. La protesta è montata soprattutto nei confronti del parroco don Tarcisio Giungi, anche se la decisione è stata condivisa con il consiglio pastorale: “La decisione non l’ho presa da solo – ha spiegato Don Tarcisio Giungi, coordinatore unità Pastorale Trasfigurazione alla nostra trasmissione Tempo Reale – , ma mi sono confrontato con il consiglio pastorale e con il consiglio per gli affari economici. E’ vero non ci siamo confrontati con tutti, e provo a mettermi anche nei panni dei residenti che hanno visto questa decisione come qualcosa caduta dall’alto. Ma credo fermamente sia una modo per mettere in pratica il Vangelo e permettere a persone che hanno già pagato per i loro errori di fare un reale percorso di integrazione. Da mesi collaborano con la vita della comunità. Ad esempio ,in occasione delle messe il 13 di ogni mese stendono centinaia di sedie, sono presenti con un banchetto dei loro ottimi formaggi“.  Il comitato spontaneo di cittadini chiede che i locali restino a disposizione dei residenti per iniziative ed eventi. “Se fosse questo il problema cade subito, perché come abbiamo detto ai residenti c’è la possibilità di utilizzare il piano inferiore della canonica, della stessa capienza dell’altro. Ma credo non sia questo il problema, ma la paura delle persone. La reazione è stata molto forte, eccessiva. Quello che dobbiamo fare ora è creare occasioni di conoscenza dei residenti con gli ex detenuti, per vincere la paura. I problemi sociali non esistono. Quelle persone dormono lì da otto mesi e non è mai successo nulla” .

Il 30 novembre alcuni rappresentanti del comitato incontreranno il Vescovo di Rimini Monsignor Lambiasi. Nel frattempo si è deciso di non avviare i lavori di sistemazione della struttura.

. L’intervista a Don Tarcisio Giungi è sulla pagina Facebook della trasmissione di Radio Icaro e Icaro Tv  Tempo Reale