Indietro
menu
Attualità Nazionale

Telecamere negli asili. Via libera dalla Camera

In foto: Le immagini raccolte dai Carabinieri di Rimini
Le immagini raccolte dai Carabinieri di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 20 ott 2016 10:54 ~ ultimo agg. 21 ott 10:26
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Una misura che avevano invocato in molti anche a Rimini dopo la vicenda della maestra arrestata per maltrattamenti in una scuola d’infanzia. E’ arrivato il via libera dell’Aula della Camera alla proposta di legge che consente l’installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio assistenziali per anziani pubblici e privati per contrastare gli abusi sulle persone più indifese. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 279 voti a favore, 22 contrari e 69 astenuti. Sinistra Italiana ha votato contro. Il M5S si è astenuto. Il testo ora passa al Senato.

Il provvedimento, che unifica 13 proposte presentate in Parlamento nel corso degli ultimi anni e passerà ora al Senato, mira a prevenire e contrastare i reati nei confronti dei minori negli asili nido e nelle scuole d’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie per anziani e disabili, nonché di favorire la raccolta di dati per l’accertamento di tali reati, spiega il deputato riminese del PD Tiziano Arlotti. “La proposta affronta le questioni che sono emerse anche nel nostro territorio, dove sia in passato sia recentemente si sono verificati casi di maltrattamenti verso piccoli alunni, studenti disabili e anziani.
Il provvedimento, approvato dopo numerose audizioni tra cui quella del Garante della privacy, interviene nel rispetto della riservatezza e del lavoro di chi opera nelle strutture. Le immagini filmate saranno criptate e potranno essere visionate solo dalla polizia giudiziaria o da un pubblico ministero per le indagini dopo una segnalazione credibile o una denuncia. Per l’installazione del sistema di videosorveglianza sarà necessario un accordo collettivo con i sindacati e la presenza dei sistemi di videosorveglianza dovrà essere segnalata con cartelli”.
Il provvedimento non si occupa solo di videosorveglianza ma anche di formazione. “Deleghiamo infatti il Governo ad adottare un decreto legislativo sulla valutazione attitudinale nell’accesso alla professioni educative e di cura, ad esempio con test psico-attitudinali al momento dell’assunzione e poi periodicamente, e sulla formazione iniziale e permanente del personale delle strutture”.
La proposta di legge coniuga diritti e sicurezza, conclude Arlotti, “grazie a misure per prevenire qualsiasi forma di maltrattamento e violenza nei confronti dei più deboli e per tutelare al contempo la stragrande maggioranza degli operatori che svolgono con dedizione e passione il loro lavoro”.