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Attualità Rimini

Sovraffollamento estivo. Controllati 50 appartamenti, 305 persone in più del previsto

In foto: Da sx: dotto Francesco Toni, comandante CC Ferruccio Nardacci e due funzionarie dell'Ausl
Da sx: dotto Francesco Toni, comandante CC Ferruccio Nardacci e due funzionarie dell'Ausl
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 ott 2016 12:43 ~ ultimo agg. 22 ott 10:10
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Carabinieri e Ausl hanno presentato questa mattina il bilancio dei controlli estivi per contrastare il sovraffollamento negli appartamenti di Rimini.

Da qualche anno a questa parte si registra un peggioramento delle condizioni. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la cittadinanza a segnalare situazioni sospette, già molti i cittadini che si sono dimostrati sensibili al fenomeno, allertando le forze dell’ordine

Trentacinque i servizi effettuati, 50 gli appartamenti controllati, la metà dei quali erano stati già “visitati” e trovati stipati di persone negli anni passati. In relazione a 26 appartamenti sono scattati provvedimenti di sgombero, in alcuni casi anche con possibili rilievi penali per i proprietari mediante ordinanze contingibili e urgenti che prevedono il ripristino delle condizioni originarie.

Otto proprietari, tutti riminesi, sono stati deferiti (l’anno scorso erano solo due) per non avere ripristinato la situazione iniziale. Il fenomeno colpisce di più alcune zone della città, come Miramare, Marina Centro e Borgo Marina. Ma si sono registrati casi anche a Viserba e Viserbella.

305 le persone in più trovate in totale negli immobili, a cui sono state comminate altrettante sanzioni amministrative. Con situazioni di degrado elevato e infestazione di parassiti con blatte e scarafaggi, un po’ ovunque. Il caso più eclatante dell’estate è stato un bilocale nel quale erano ammassate 23 persone.

Nella maggior parte dei casi gli appartamenti erano abitati da bengalesi. I carabinieri hanno scoperto che spesso il locatario dell’appartamento è titolare di un minimarket o negozietto sul territorio.

Gli affittuari pagavano 50-100 euro al mese per avere a disposizione un semplice materasso buttato a terra.

433 le persone identificate nel 2016, di cui 367 bengalesi, 27 africani (in forte diminuzione rispetto al 2014, quando ne erano stati identificati 232) e 39 asiatici.. In totale nel 2015 erano state identificate 490 persone, nel 2014 650.

Segnalazioni sono state passate anche alla Guardia di Finanza per gli accertamenti fiscali. E’ ipotizzabile, infatti, che al di là del compenso per il regolare contratto d’affitto ci siano anche pagamenti in nero.

Gli appartamenti sono per la maggior parte regolari per un soggetto o una piccola famiglia. In alcuni casi erano stati affittati ambienti e locali, addirittura senza l’agibilità: scantinati e sottotetti.

 

“La preoccupazione sanitaria legata al sovraffollamento è per il forte degrado di questi appartamenti – commenta Francesco Toni, direttore Igiene Pubblica dell’Ausl -, con conseguente forte rischio di malattie. Il pericolo più grande è quello della tubercolosi che può presentarsi in questi casi e diffondersi velocemente visto il grande numero di persone. C’è poi il rischio di infestazioni da parassiti: scabbia e infezioni della pelle. Abbiamo trovato alcuni casi di queste malattie nel corso dei controlli. In generale, in un anno registriamo 50-60 casi di tbc e diverse centinaia di casi di scabbia. Quando troviamo situazioni di degrado le segnaliamo al sindaco, che emette ordinanze per interventi immediati o più strutturali”.