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Rimini-Castrocaro 3-1, "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio

In foto: Il rigore di Conti che ha interrotto l'imbattibilità di Scotti
Il rigore di Conti che ha interrotto l'imbattibilità di Scotti
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 24 ott 2016 23:43 ~ ultimo agg. 25 ott 18:54
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RIMINI-CASTROCARO 3-1, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO

IL BUONO
Molti mi chiedono spesso cosa mi spinga a non perdermi una partita del Rimini, cosa ci sia di tanto entusiasmante nell’andare a vedere una squadra decaduta in quello che considerano più un oblio che un campionato. Ad esser sincero, a volte me lo chiedo anch’io, però poi trovo tante risposte.
La tensione della vigilia, i personalissimi riti del giorno della gara e poi il “Romeo Neri”, romantico e decadente, insieme alla sua gente.
Ci si conosce più o meno tutti e io amo incrociare i volti ed i sorrisi famigliari di chi ha la mia stessa passione. E poi le formazioni, l’inno, un corollario che non è meno importante dell’evento che siam tutti lì a celebrare: la partita..
Che poi però comincia e si porta via tutto, inghiottendomi per poi, alla fine, risputarmi fuori da quella trance agonistica che coinvolge noi tifosi quanto gli atleti in campo. Insomma, tutto questo per me non ha prezzo. Per tutto il resto c’è il Rimini!

IL BRUTTO
Si interrompe così l’imbattibilità della porta biancorossa. Forse nel momento più inaspettato, all’ultimo secondo di recupero in una partita dominata in lungo e in largo e dopo aver concesso praticamente zero occasioni ad un avversario apparso modesto più di altri che pure erano rimasti a bocca asciutta al cospetto di Scotti e Mignani.
Ma il calcio è questo, anche la prima sconfitta fisiologicamente arriverà e sarà sempre inopportuna ed indigesta, ma il processo di crescita di una squadra passa anche dalla capacità di gestire e “digerire” gli eventi negativi per imparare dagli errori e ripartire più forte.
Domenica in sede di cronaca commentavo come il Rimini stesse dimostrando di rimanere concentrato per 90 minuti e di non sedersi come avvenuto altre volte dopo essersi portato in vantaggio. Bene, l’insegnamento di questa partita è che 90 non bastano. Bisogna stare sul pezzo fino al fischio finale. I cinque minuti di recupero con quattro corner ed il rigore concessi al Castrocaro dicono questo. Mister Mastro era alquanto contrariato, sicuramente rimarcherà il concetto.

IL CATTIVO
Eh no caro Lorenzo, non si fa così! Noi ti abbiamo sempre incensato, dicendo che sei uno dei giocatori più importanti e di talento del Rimini, che le tue sgroppate sulla fascia destra, i tuoi dribbling ed i tuoi cross sono imprescindibili per le fortune di questa squadra. Ed anche quando non giocavi, giù a ribadire che Signorini per noi merita sempre di stare in campo e così via…
Poi ieri, quando per una volta stavamo commentando una tua prestazione un po’ sottotono, dal campo devi averci sentito e per farci fare la figura dei polli hai subito infilato la porta con un gran diagonale nell’angolino…
Mamma mia che permaloso!
Vabbè ma noi non ce la prendiamo, se per farti riaccendere i motori basta una critichina, siamo bel lieti di fare una figura barbina! Vero Bonfa?!

Baio