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Politica Rimini

Referendum. L'intervento di Renzi in un Castel Sismondo gremito

In foto: il pubblico di Renzi
il pubblico di Renzi
di Redazione   
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sab 1 ott 2016 21:09 ~ ultimo agg. 3 ott 08:08
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Il premier Matteo Renzi è arrivato a Rimini alle 20.40 proveniente da Pesaro, in ritardo rispetto al programma che prevedeva l’inizio alle 20. Ma ad accoglierlo ha trovato il giardino di Castel Sismondo gremito di pubblico, con persone sedute anche sul prato sotto il palco. Prima di lui gli interventi del sindaco Andrea Gnassi e del presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il sindaco di Rimini cita ancora una volta le fogne come esempio di cambiamento sul quale all’inizio tutti avanzavano dubbi. Parla di un paese che ha bisogno di dire Si, come è stata capace di fare tante volte Rimini. E difende Renzi dalle accuse di avere personalizzato il referendum: “lui ci mette la faccia”.

La serata sarà trasmessa su Icaro Tv alle 23,30 di questa sera, sabato 1 ottobre.

In apertura, Renzi scherza su Gnassi e Bonaccini che lo avrebbero preso in un angolo per sottoporgli l’elenco delle richieste e di fondi per le diverse opere (una decina di milioni il “conto” del sindaco). “I grandi progetti di rinnovamento culturale e ambientale saranno seguiti dal Governo, e penso che Rimini possa essere un modello per tutti”. E’ un attacco allo “statista Renato Brunetta” che “ha detto che Napolitano offende le istituzioni: io dico a Brunetta di sciacquarsi la bocca quando parla di Napolitano”.

L'intervento di Renzi in un Castel Sismondo gremitoPoi le questioni nazionali: “Da questo referendum dipendono i prossimi 20 anni del nostro Paese“; “Io penso che il nostro compito sia rendere il paese forte”, anche in chiave europea. E sulla rinuncia di Roma alle Olimpiadi, attacco al Movimento 5 Stelle: “se qualcuno ruba si manda in carcere il ladro, non si bloccano le opere”.

“Se vince il no in questo paese tutto rimane come adesso. Noi non stiamo attaccando la democrazia, stiamo attaccando la burocrazia”. “Camera e Senato svolgono esattamente la stessa funzione, non succede in nessun paese”.

Alle 21.25 comincia a scendere qualche goccia. “Un segnale di Giove Pluvio che devo farla breve”.

 “Non lasciamo il referendum a chi ha impaludato il Paese negli ultimi vent’anni, perche’ proprio loro tornerebbero alla ribalta”. “Noi, con la nostra passione e anche con i nostri errori, stiamo cercando di dire che questo paese deve essere in condizione di correre”. “Questo referendum non è una sfida che riguarda il mio futuro. C’è da scegliere se volete che questo paese veramente abbracci il futuro, questo referendum è soltanto sul futuro dell’Italia e dei nostri figli”. Poco dopo le 21.30, sotto una debole pioggia, l’intervento finisce, tra gli applausi della platea.