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Marignanese. Le dichiarazioni del presidente Cervellieri e le prime parole del nuovo mister, Montalti

In foto: Maurizio Montalti
Maurizio Montalti
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 ott 2016 22:08 ~ ultimo agg. 22 ott 20:10
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La Marignanese ha scelto Maurizio Montalti per il dopo Massimo Mancini. Mister Montalti aveva già allenato i gialloblu tre anni e fa e ora ritorna in un ambiente che conosce bene.

“Abbiamo deciso di affidare la squadra a Maurizio che è un tecnico di categoria superiore – spiega il Presidente, Oscar Cervellieri -. I giocatori, ora, sanno che non ci sono più scuse e bisogna tirare fuori la grinta e invertire la rotta. Ho accettato con malincuore le dimissioni di Massimo, Emanuele e il vice allenatore Alessandro Guerra , ma il loro è stato un gesto d’amore per la squadra e la società che hanno contribuito a rendere grande. Questo dimostra il loro grande attaccamento a questi colori e che tipo di persone siano – continua Cervellieri -. Abbiamo avuto uno splendido rapporto e per tutto quello che ci hanno fatto vivere e provare in questi anni, io li ringrazio con tutto il cuore. Spero che un giorno le nostre strade si possano rincontrare. Abbiamo affidato una squadra ad un tecnico esperto e a dicembre vedremo dove saremo arrivati e tireremo le somme”.

Il nuovo mister, Maurizio Montalti, commenta il suo arrivo, o per meglio dire ritorno, a San Giovanni in Marignano: “Sono contento di ritrovare questo gruppo di amici che avevo lasciato qualche anno fa. La situazione non è delle migliori, ma la rosa che ho a disposizione, costruita egregiamente da Emanuele Benvenuti e Massimo Mancini, ha tutte le carte in regola per fare bene. Dobbiamo cercare di risollevare lo spirito di questa squadra che a causa dei risultati poco felici, è sceso parecchio. L’unica soluzione è il lavoro, l’impegno e il sacrificio da parte di tutti, a cominciare dalla trasferta di Granamica – conclude il nuovo mister-. Dobbiamo affrontare ogni partita con il giusto piglio, rispettando tutti, ma senza timori reverenziali verso nessuno”.

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