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Politica Saludecio

Il Consiglio Comunale di Saludecio dà il "benservito" alla fusione

In foto: il voto di oggi
il voto di oggi
di Redazione   
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sab 22 ott 2016 16:02 ~ ultimo agg. 23 ott 13:51
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Oggi il Consiglio Comunale di Saludecio, convocato d’urgenza, ha ratificato il risultato del referendum del 16 ottobre 2016 e ha decretato la vittoria del “No alla Fusione”. Il Comune di Saludecio ha inoltre revocato la sua delibera del 28 novembre 2015 chiedendo alla Regione Emilia Romagna la sospensione dell’iter legislativo per la fusione con i Comuni di Montegridolfo e Mondaino. Si legge nella nuova delibera: “Il comune di Saludecio intende rispettare il responso dato attraverso le urne dai propri cittadini, che in prevalenza con il 58,23% dei voti si sono espressi per il NO alla fusione, chiedendo alla Regione Emilia Romagna, attraverso l’adozione del presente atto con la stessa maggioranza qualificata di cui all’art 6, co. 4 Tuel, di desistere dal proseguire con il percorso di iniziativa legislativa intrapreso”.

il pubblico in aula

il pubblico in aula

Soddisfatto il Comitato per il No, che “ringrazia la schiena diritta del Sindaco Dilvo Polidori e di tutti i consiglieri comunali della maggioranza e della minoranza”. E dà la propria lettura ai risultati differenti tra i tre comuni interessati: ” La presenza di un’opposizione all’interno del Consiglio comunale è stata una condizione favorevole ai fini della formazione del Comitato per il “NO alla fusione. A Saludecio il Comitato si è potuto attivare in tempo utile, 34 giorni prima delle elezioni referendarie. Esso, composto da cittadini provenienti da tutti i partiti e movimenti politici, ha giocato un ruolo fondamentale sul terreno dell’informazione e della discussione. Tale ruolo è mancato negli altri due Comuni più piccoli, Mondaino e Montegridolfo, dove amministrano liste uniche. In questi due Comuni, i residenti contrari alla fusione non hanno avuto la stessa possibilità di formare il loro Comitato per il NO e affiggere manifesti, distribuire volantini e accedere a spazi pubblici per incontrare gli elettori e spiegare le ragioni del “NO alla fusione”.