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Rimini Scuola

Bando scuole. Erbetta (Patto Civico): sulla sostanza, politica sindacale c'è stata

In foto: Mario Erbetta
Mario Erbetta
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 25 ott 2016 18:09 ~ ultimo agg. 19:18
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“Il bando relativo all’ esternalizzazione di parte dei servizi educativi in carico al Comune di Rimini, non può e non deve essere ritirato”. Per il capogruppo consigliare di patto Civico Mario Erbetta il bando d’appalto europeo pubblicato il 20 ottobre 2016 dà tutte le garanzie necessarie e “recepisce tutte le istanze formulate da Patto Civico e dalla maggioranza a salvaguardia della qualità del servizio e dell’occupazione”. In particolare, per gli 80 punti legati al fattore qualità del progetto didattico  rispetto ai soli 20 punti del fattore prezzo.

“Approfondendo, degli 80 punti del  progetto didattico, ben 10 sono per favorire l’accoglienza e l’integrazione dei bambini diversamente abili nelle attività scolastiche, altri 8 (graduati da un minimo di 2 al massimo di 8) a chi si impegna ad assumere personale che ha svolto attività lavorativa in qualità di educatore o insegnante presso il Comune di Rimini per almeno 12 mesi anche non continuativi, max 3 punti graduati a chi assume personale ausiliario che ha lavorato  presso il Comune di Rimini per almeno 12 mesi anche non continuativi, max 10 punti ulteriori per chi si impegna ad assumere personale ausiliario che si trova nelle seguenti condizioni: madri sole con figli minori a carico; ultracinquantenni che hanno perso il lavoro dal 2009 con minori a carico; ultracinquantacinquenni che hanno perso il lavoro dal 2009”.

“Come si vede, massima attenzione sul progetto didattico e in particolare sulla tutela e integrazione dei portatori di handicap, garanzia di occupazione a tutti i precari della scuola comunale che finalmente potranno essere stabilizzati con un posto fisso, massima tutela per l’assunzione dei soggetti socialmente svantaggiati e divieto di subappalto. Insomma un buon bando che tutela i cittadini e crea occupazione.

Poi le riflessioni sull’atteggiamento dei sindacati: “E’ difficile comprendere una chiusura così netta sindacale, su un bando del genere che crea occupazione, favorisce i lavoratori disagiati e coloro che hanno lavorato almeno un anno nelle strutture comunali con una preferenza nelle nuove assunzioni; preso atto che l’alternativa oggettiva  e politica era tra chiudere le strutture o esternalizzare visti i vincoli di parità di spesa rispetto all’anno 2015/2016 imposti anche dalla deroga alle assunzioni”.

“ Sulla sostanza, vi è stata una vera politica sociale e sindacale da parte del Comune di Rimini, per tutto quanto sopra evidenziato. Sul metodo, e in particolare sulla condivisione dei dati e delle problematiche con le parti sociali e specialmente con i sindacati, c’è molto ancora da lavorare per il futuro. Non saranno i muri contro muri o le fiaccolate che miglioreranno i rapporti, ma solo una concreta e fattiva volontà di andare oltre alle barriere ideologiche e affrontare i problemi in modo concreto e realistico con l’unico scopo di migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini e non di favorire gruppi o lobby di persone.”

“Pertanto il mio auspicio è di rimboccarsi tutti le maniche e di ricucire in tempi rapidi i rapporti tra Sindacati e Comune di Rimini per affrontare al meglio e congiuntamente le sfide che il futuro ci riserva”, conclude Mario Erbetta.