Centro storico e serrande giù. Da Gori è già caccia all'ultima occasione

Tra allarmi sulla desertificazione dell’area e ricerca di strategie di rilancio, il centro storico di Rimini si prepara a fare i conti con nuove chiusure.

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Per fortuna c’è pure qualche nuova apertura che ancora permette di poter parlare in qualche modo di turnover e non solo di emorragia, ma le defezioni sono continue e illustri. Da qualche giorno sulle vetrine del negozio di scarpe Gori, da oltre 50 anni aperto sul corso d’Augusto, fanno capolino dei grandi cartelli che annunciano “liquidazione totale per cessata attività”. Un colpo al cuore per i clienti dello storico negozio, i cui titolari nei giorni scorsi hanno spiegato la loro sofferta decisione: colpa dell’affitto elevato (il contratto è in scadenza il 31 /12) e del contemporaneo calo delle vendite, denunciato tra l’altro da quasi tutte le attività del centro riminese. Le serrande si abbasseranno definitivamente a fine anno. Intanto però la notizia ha attirato l’attenzione di molti riminesi. Alla riapertura, dopo un paio di giorni di chiusura, Gori oggi è stato praticamente preso d’assalto dai clienti. Alla chiusura delle 12.30 erano ancora in tanti davanti all’ingresso oppure impegnati a cercare qualche sconto tra i modelli esposti in vetrina. Ribassi comunque ancora contenuti: al massimo si arriva al 20% o poco più. Quello di Gori non è l’unico addio illustre: il centro storico di Rimini, ad esempio, si prepara anche perdere Tre soldi di Paglia che continuerà ad operare solo online.