Celli ai domiciliari. Il legale: denaro non usato per vantaggi personali
“Dall’esame dei provvedimenti cautelari (personale, interdittivo e reale) si evince, preliminarmente, che non viene contestata nessuna ipotesi di distrazione di denari delle società a vantaggio del signor Celli e/o di suoi famigliari.” Queste le parole dell’avvocato Alessandro Catrani, difensore del fondatore del quotidiano La Voce finito oggi ai domiciliari nell’ambito delle indagini sul fallimento della società.
“Oggetto dell’indagine e dei provvedimenti – prosegue il legale – rimane la complessa gestione societaria degli ultimi anni (già connotati da una profonda crisi generale e, vieppiù del settore) da parte dell’indagato. Inoltre, una cosa è il provvedimento di sequestro disposto fino ad una concorrenza di valore, una cosa è l’effettivo ‘sequestrato’. Abbiamo nominato il dottor Mario Ferri consulente della difesa per ricostruire ogni passaggio tecnico dell’intera vicenda. Voglio ricordare, ad ogni buon fine, che per fortuna vige, nel nostro ordinamento, la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva” conclude Catrani, ricordando anche “le centinaia di persone che in queste ore stanno manifestando solidarietà sincera e disinteressata al mio cliente.“