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Attualità Regione

Aeroporti. A Parma i cargo e al Fellini il turismo, si torna a parlare di sistema regionale

In foto: l'aeroporto di Rimini
l'aeroporto di Rimini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 10 ott 2016 17:31 ~ ultimo agg. 11 ott 17:33
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Si torna a parlare di un sistema aeroportuale regionale dove gli scali non si pestino i piedi a vicenda ma si specializzino. E se il Marconi di Bologna resta il punto di riferimento, l’aeroporto di Parma si concentrerà invece sul traffico cargo e per il Fellini il target pensato è, ovviamente, quello turistico. A dirlo, senza ulteriori approfondimenti, è l’assessore regionale ai trasporti Donini che oggi insieme al presidente Bonaccini ha presenziato alla presentazione del progetto di sviluppo dello scalo parmense al quale la Regione contribuirà con 12 milioni di euro, con l’obiettivo di trasformarlo entro il 2018 in un punto di riferimento per il traffico merci. Per l’aeroporto di Rimini, gestito dalla privata AiRiminum, l’idea della regione è quella di un traffico prevalentemente turistico.

Gli aeroporti – questa la frase dell’assessore Raffaele Doninisono punti di eccellenza del sistema infrastrutturale che va unito. Insieme all’aeroporto di Bologna si possono sviluppare degli importanti poli specializzati come sarà Parma per i cargo e Rimini per il turismo. La regione contribuirà sia alla parte organizzativa che finanziariamente.”

Intanto si attendono a breve i numeri relativi all’attività estiva del Fellini (quelli degli altri scali sono invece già disponibili perché iscritti ad Assoareporti) per capire se, dopo i 158mila passeggeri del 2015 (quando lo scalo aprì solo ad aprile e riuscì comunque a chiudere con 420mila € di utile), il traguardo dei 250mila previsti per quest’anno è vicino. Nei primi tre mesi 2016, con il Fellini nel limbo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul bando di gestione, i passeggeri erano stati poco più di 12mila.
Qualche tempo fa, in un’intervista al Sole 24 Ore, l’amministratore delegato di AiRiminum Leonardo Corbucci aveva spiegato che la strategia della società è quella di puntare all’Oriente per rilanciare lo scalo. Obiettivo a regime, aveva detto, portare stabilmente il Fellini a 2 milioni di passeggeri grazie a collegamenti con Cina, Indonesia, Vietnam e Corea ma anche col potenziamento dei voli con Russia e Nord Europa. L’amministratore delegato aveva anche annunciato una trattativa in corso con un vettore cinese che già da settembre avrebbe dovuto portare a novità che però, al momento, non sono ancora state annunciate ufficialmente.

Intanto dando uno sguardo al cartellone dei voli del Fellini, dopo un’estate caratterizzata da numerosi collegamenti con l’Europa e la Russia, rimangono operativi solo i voli con Mosca, Tirana e Fuerteventura (quest’ultimo fino al 7 novembre).