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Mè a sera ilè. Un incontro per ricordare la battaglia di Covignano
In foto: La copertina del volumetto
di Simona Mulazzani
lettura: 2 minuti
mer 28 set 2016 11:15 ~ ultimo agg. 12:11
Era il settembre del 1944 quando sul colle di Covignano si consumò una tremenda battaglia fra le forze alleate e i tedeschi in fuga. A 72 anni da quei tragici eventi RiminialtRa organizza venerdì 30 settembre, ore 18,30, al Teatro del Seminario Vescovile “Don Oreste Benzi” (S. Fortunato), un incontro in cui i testimoni oculari racconteranno la guerra vista coi loro occhi di bambini.
L’incontro proseguirà poi, per chi lo vorrà, in forma conviviale al Baretto della Buona Piadina della Ilde Urbinati, una delle protagoniste di questi ricordi.Ingresso libero a teatro, prenotazione per la cena dalla Ilde al 3806413533. E’ stato anche realizzato un libretto, anche in formato ebook, grazie a Assicurazioni Generali, Centro Stampa Digitalprint e Guaraldi Editore .
L’incontro proseguirà poi, per chi lo vorrà, in forma conviviale al Baretto della Buona Piadina della Ilde Urbinati, una delle protagoniste di questi ricordi.Ingresso libero a teatro, prenotazione per la cena dalla Ilde al 3806413533. E’ stato anche realizzato un libretto, anche in formato ebook, grazie a Assicurazioni Generali, Centro Stampa Digitalprint e Guaraldi Editore .
Gli eventi
72 anni fa, il 20 settembre, le truppe canadesi sfondavano la Linea Gialla a S. Fortunato inseguendo i tedeschi del 15° reggimento che ancora presidiavano il colle di Covignano.
Lo spettacolo più tremendo lo vide Don Bacchini, parroco di S. Lorenzo a Monte, nell’alba livida e piovosa del 21 settembre:
“C’erano cadaveri canadesi e tedeschi disseminati dappertutto, isolati o a grappoli, alcuni mutilati, senza più le braccia o le gambe, uno perfino senza la testa. Il fetore era insopportabile. Al bivio della Galvanina due ragazzi, nemici, si erano uccisi a vicenda, trafiggendosi con le baionette. Giacevano ancora uniti, come inchiodati l’un l’altro”.
Sono ancora vivi alcuni testimoni oculari di quegli orrori: in onore di uno di essi, Pippo Muccioli, il figlio Stefano, un anno fa, ha filmato alcune interviste sui luoghi in cui si svolsero i fatti più drammatici della battaglia di Covignano, raccontata in seguito da Amedeo Montemaggi.
L’editore Bruno Ghigi che abitava nella casa di fronte a Villa Bianchini, dal canto suo, aveva pubblicato un’emozionante ricordo personale di quello stesso periodo.
Su sollecitazione di Guido Campana, altro coetaneo residente a Covignano, sono stati raccolti questi ricordi in un primo volumetto che si vorrebbe ampliare, aggiungendovi le testimonianze e le immagini dei tanti riminesi che hanno vissuto quegli eventi.
L’idea è anche di realizzare un testo teatrale con l’aiuto del Mulino d’Amleto.
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