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Speciale Garden

Karate, disciplina che rafforza corpo e mente

Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 20 set 2016 08:00 ~ ultimo agg. 13 nov 10:46
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La parola karate è una voce giapponese composta da “kara” (vuoto) e “te” (mano). Anche se l’arte marziale di difesa e attacco, nata proprio nel Paese del Sol Levante, prevede l’uso di mani e piedi.

“Il karate è una disciplina che rafforza il corpo e la mente – spiega Simone Montuori, maestro di karate al Garden Sporting Center di Rimini –. È una disciplina completa dal punto di vista motorio, essendo uno sport bilaterale, e sviluppa le capacità coordinative e condizionali. Insegna autocontrollo, disciplina, rispetto per gli altri, attenzione, lavoro di squadra e collaborazione. È un’attività che viene consigliata da molti medici per i benefici terapeutici dati dalla pratica a piedi scalzi e per il miglioramento dei tempi di reazione e della percezione dello spazio”.

Al Garden si pratica prevalentemente lo stile Shotokan, codificato dal maestro Gichin Funakoshi (1868-1957) e da suo figlio, il maestro Yoshitaka Funakoshi (1906-1945).

Quali le differenze nell’insegnamento a bambini e adulti?
“Per i bambini l’obiettivo principale è quello di sviluppare le capacità motorie di base per un corretto e più semplice apprendimento del karate vero e proprio, ma anche per una crescita fisica e motoria equilibrata per la pratica di qualsiasi altro sport – risponde il maestro Montuori –. Per gli adulti la lezione è strutturata di più sulla parte pratica, integrata con esercizi di potenziamento muscolare generale. La lezione, che inizia e finisce con il saluto, comprende una parte iniziale di attivazione muscolare seguita da uno stretching approfondito per poi passare alla parte di karate vero e proprio, alla quale segue un momento di gioco per i bambini e di potenziamento per gli adulti”.

“Ho iniziato a praticare karate da piccolissimo, spinto da mio padre che era anche il mio maestro e mi sono subito appassionato a questa disciplina sportiva – racconta Simone Montuori. Ad un certo punto non mi bastava più allenarmi 2-3 volte a settimana e ho iniziato a fare quante più gare possibili e, di conseguenza, ad allenarmi con molta più frequenza e dedizione. Da lì a breve sono iniziati i miei primi risultati agonistici, prima con le gare meno importanti a livello provinciale, poi con quelle più prestigiose a livello regionale, che vincevo regolarmente ogni anno, qualificandomi automaticamente alla fase nazionale con ottimi risultati. Ho fatto anche parte della nazionale italiana per alcuni anni, nei quali ho imparato tantissime cose e ho acquisito tanta esperienza. La cosa più bella che queste competizioni mi hanno regalato sono state le innumerevoli amicizie strette in tutta Italia e anche all’estero.

All’età di 18 anni – continua il maestro – ho partecipato al corso per diventare prima aspirante allenatore e poi allenatore di Karate, entrambi superati a pieni voti. Ho preso poi anche la qualifica di maestro di MGA (metodo globale autodifesa). Ho subito preso il posto di mio padre, diventando il maestro di karate del Garden, inizialmente con qualche difficoltà, come è normale che sia, con l’obiettivo di far conoscere questo sport e trasmettere tutte le mie esperienze e conoscenze ai nuovi praticanti.
Per tutto questo devo ringraziare i miei genitori, che mi hanno sempre sostenuto e motivato anche nei momenti di debolezza, e soprattutto il mio papà/maestro che mi ha fatto ottenere tutti i risultati agonistici e formativi di cui adesso vado fiero”.

Una volta conquistata una cintura, la si mantiene per sempre?
“Il grado ottenuto si perde se dopo un anno dal conseguimento non si rinnova il tesseramento alla Federazione – risponde Montuori -, ma questa è solo una questione burocratica… quando si conquista un traguardo, identificato in una cintura, non lo si dimentica mai e si sente la necessità di centrare tutti gli obiettivi. La cintura nera non è il traguardo, ma il punto di partenza del karate perché tutta la consapevolezza acquisita durante la strada percorsa porta a capire che questa è una disciplina, non uno sport vero e proprio, e che ti entra dentro cambiandoti anche nel profondo. In sostanza, diventa uno stile di vita”.

Quali opportunità offre il Garden a chi si volesse avvicinare a questa arte marziale?
“Il Garden offre la possibilità di seguire un corso di karate della Federazione Italiana (FIJLKAM), che è l’unica riconosciuta dal CONI, tenuto da un tecnico federale con esperienza in ambito agonistico e di insegnamento, essendo io anche un docente a livello regionale. I bambini vengono seguiti durante tutta la crescita e lo sviluppo tramite periodiche valutazioni antropometriche, che sono alla base degli studi sulla popolazione. Inoltre, si tengono anche lezioni di difesa personale per adulti”.