Indietro
menu
Attualità Santarcangelo

72° anniversario Liberazione di Santarcangelo: omaggio a Stargiotti e bande in centro

In foto: dalla locandina
dalla locandina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 19 set 2016 13:40 ~ ultimo agg. 13:54
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il 24 Settembre ricorre il 72° anniversario della Liberazione di Santarcangelo dal nazifascismo, che il Comitato cittadino antifascista (tavolo di lavoro presieduto dal sindaco Alice Parma che riunisce Amministrazione comunale, Anpi, associazioni del territorio, scuole e forze politiche locali) ha deciso di ricordare con quattro iniziative nell’arco di tutta la giornata.

Alle ore 9,30 il programma delle celebrazioni istituzionali prevede la posa di una targa dedicata al partigiano santarcangiolese Giuseppe “Nino” Stargiotti, di fronte a quella che fu la sua abitazione nel giardinetto di Contrada dei Signori all’altezza del civico 36. Stargiotti sarà ricordato dal sindaco Alice Parma e dal presidente provinciale dell’ANPI Giusi Delvecchio insieme ai familiari, con una commemorazione alla quale sono invitate le scuole di Santarcangelo oltre naturalmente a tutta la cittadinanza. A conclusione della mattinata, l’assessore ai Servizi educativi e scolastici Pamela Fussi presenterà brevemente i primi risultati del progetto “Memoria dei luoghi, memoria delle voci”, nato nel 2014 su iniziativa del Comitato cittadino antifascista con l’obiettivo di far conoscere la storia di Santarcangelo dal 1919 al 1946 con una serie di percorsi guidati in vari luoghi della città. Percorsi che si rivolgono in particolare alle scuole ma che potranno diventare, grazie al supporto della Pro Loco, un modo inedito e nuovo per conoscere Santarcangelo e la sua storia. In caso di maltempo, le iniziative della mattinata si svolgeranno nella sala “Baldini” della biblioteca.

Sempre in biblioteca prosegue la giornata dedicata all’anniversario della Liberazione: alle 17 Ennio Grassi presenta il libro “Dè par dè. Par zarchè ad svarnè” di Sergio Lepri (Pazzini Editore, 2016), raccolta poetica in dialetto locale con omaggio dell’autore al partigiano santarcangiolese Balilla Nicoletti (nome di battaglia Fafìn ad Jach), al quale nel 2012 è stata intitolata una targa ai Pratini di via Ruggeri. Dopo “Al mulàighi d’un pasaròt”, Sergio Lepri torna con una raccolta di poesie dialettali, scritta “più per sé che per gli altri”, come racconta nell’introduzione al volume, “più per il semplice gusto di annotare, rifletterci su e magari passare ad altro”. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Blu Nautilus nell’ambito della Fiera di San Michele.

Alle ore 20,45 per le vie del centro va in scena la “Sbandatina musicale”, concerto itinerante di bande con canti popolari e della Resistenza realizzato in collaborazione con l’ANPI Provinciale di Rimini. La “Sbandatina” partirà dal Municipio per concludersi di fronte al Lavatoio, dove alle 21,30 è in programma “Storia di una Repubblica”, spettacolo musicale di sport e Resistenza con Dario Focardi (autore) e il cantautore Davide Giromini, produzione Teatri della Resistenza.


 

Giuseppe “Nino” Stargiotti – Nato a Santarcangelo il 28 febbraio 1928, dal marzo 1944 entra a far parte del 3° Battaglione della Brigata SAP di Santarcangelo, che lo incarica della consegna di armi e munizioni. Da partigiano ha contribuito significativamente alla lotta di Liberazione contro il nazifascismo, come dimostra il conferimento del diploma di partigiano garibaldino nel XXX anniversario della Liberazione da parte del Comandante Generale delle Brigate Garibaldi, Luigi Longo e del diploma d’onore al combattente per la libertà d’Italia da parte del Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1984.
Sergio Lepri – Nasce a Santarcangelo nel 1935, tra il 1960 e il 1968 è consigliere comunale e poi assessore, quindi funzionario sindacale e dirigente fino al 1983, quando torna a Rimini per assumere responsabilità all’interno della Lega delle Cooperative. Vive tuttora a Rimini, dove continua i rapporti con alcune imprese cooperative. Interessato alla scrittura in dialetto santarcangiolese, nel 2008 pubblica per l’Editore Panozzo di Rimini il suo primo testo “Al mulàighi d’un pasaròt”.
“Storia di una Repubblica” (dalla presentazione di Dario Focardi) – L’idea dello spettacolo nasce nella primavera del 2010 dal bisogno di mettere in fila le storie che mio nonno – classe 1915, partigiano ferroviere – mi raccontava nelle lunghe estati che passavo con lui al mare da bambino, che mi hanno fatto percepire cosa fosse stata la lotta partigiana. Però in “Storia di una Repubblica” c’è anche il pallone, i portieri con i berretti in testa, i palloni cuciti a mano, le scarpe con i chiodi di ferro e i grandi primi stadi costruiti dal fascismo per il Mondiale del 1934. La Resistenza e il pallone si confondono nel racconto perché entrambi sono “giochi” collettivi, così in un continuo intrecciarsi di piani e contenuti gli affetti e i ricordi della guerra si mescolano all’odore del prato e alle linee bianche di gesso del campo di un calcio che allora era ancora povero e pieno di passione. In “Storie di una Repubblica” ci sono tre storie di pallone ascoltate attraverso i racconti estivi di mio nonno: c’è il racconto della Partita della Morte; c’è il grande Arpad Weisz, l’allenatore magiaro del Bologna “che tremare tutto il mondo fa”, ucciso in un campo di concentramento perché ebreo; poi c’è Bruno Neri, che morì da calciatore partigiano: questo spettacolo è dedicato a Bruno Neri e a mio nonno perché senza quelli come loro oggi non saremmo liberi. Le canzoni di “Storia di una Repubblica” sono tratte dallo spettacolo “Ostalghia” di Davide Giromini, un percorso fra l’Italia e la Russia del ‘900. In scena ci saranno: Dario Focardi (narrazione), Davide Giromini (voce e fisarmonica), Rocco Rosignoli (chitarre, violino, mandolino e voce), Francesco Pelosi (voce e chitarra).