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Politica Riccione

Privatizzazione Palas. Tosi risponde a Democratica: sollecitazione a tempo scaduto

In foto: il Palariccione
il Palariccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 31 ago 2016 17:06
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Il sindaco di Riccione Renata Tosi risponde a stretto giro all’intervento di Democratica sul palas: la privatizzazione della struttura è un obiettivo irrinunciabile. Intanto continua, numeri alla mano, l’opera di risanamento della società.


 

La sollecitazione dei consiglieri comunali di Democratica a dare corso il più presto possibile alla privatizzazione della società di gestione del Palazzo dei Congressi  arriva come  sempre a tempo scaduto. Naturalmente evitiamo di ricordare loro, perché immagino che qualcuno glielo avrà pur detto,  che la precedente Giunta Pironi,  e prima ancora quella di Imola, tutte a firma Pd, avevano, più volte, nel corso della loro legislatura,  annunciato e dato quasi per fatto il passaggio ai privati della gestione del Palas. Indicando anche soluzioni, tempistica ed elementi contrattuali in cui i milioni di euro sembravano noccioline.

Detto questo, la privatizzazione della società di gestione del Palas è e resta un obiettivo irrinunciabile ed obbligato da perseguire. Ma come tutte le privatizzazioni ha bisogno di essere credibile e allo stesso tempo vantaggiosa, sia per chi vende sia per chi acquista. Ad oggi queste condizioni non sono per  nulla convergenti. Inoltre,  come tutti sanno un processo di privatizzazione deve comportare in primo luogo un miglioramento, qualitativo e quantitativo dei servizi ed un vantaggio per l’intera collettività. Senza dimenticare poi che la situazione economica presente che è caratterizzata da una scarsissima propensione al rischio imprenditoriale e da una grave carenza di capitali, non apre certo scenari di grande e perentorio interesse. Un quadro d’insieme che invita perciò tutti a procedere con grande attenzione per non cadere nel facile entusiasmo che come si è visto con Imola e Pironi non ha dato alcun risultato credibile.

Ciò nonostante continua la necessaria ed irrinunciabile opera di risanamento e di rilancio della società che ha visto e sta vedendo in questi ultimi anni una forte accelerazione dimostrando tra l’altro di essere in grado di reggersi sulle sue gambe. E i dati economici e commerciali cominciano ad essere in linea con gli ambiziosi obiettivi di reddittività del business plan (nel 2015, oltre 200mila euro gli utili, 3 milioni di euro il fatturato, 60 eventi ospitati con oltre 75 mila partecipanti) che l’attuale CDA ha delineato, a conferma del percorso virtuoso intrapreso dalla Società nella gestione caratteristica dell’impresa e della qualità del lavoro svolto dal management e dai dipendenti nel massimizzare i ricavi, da un lato, e ridurre i costi, dall’altro.

Ancora un volta assistiamo all’ennesima banalità da parte del Pd che tenta solo di trovare spazi di visibilità. Rilevando inoltre che la gran parte delle “sollecitazioni”, che provengono dal Pd hanno fin qui ampiamente dimostrato, purtroppo, di traboccare proprio di questo requisito.