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Lavoro Provincia

Lavoro sfruttato nel turismo. Al via la campagna di ADL e Rumori Sinistri

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 ago 2016 13:36 ~ ultimo agg. 5 ago 12:14
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La Rimini turistica ha costruito la sua reputazione sullo sfruttamento dei lavoratori stagionali. E spesso i turisti e i riminesi stessi questo non lo sanno. Parole dure quelle usate dagli esponenti del sindacato ADL Cobas e da Rumori Sinistri (ma la campagna è condivisa anche da altre realtà) per presentare, con lo sfondo della Fontana dei 4 Cavalli, la nuova campagna di affissioni (lavoratori si #schiavi MAI) che, in due distinte fasi, toccherà tutto il mese di agosto. Doppio il messaggio che si vuole veicolare attraverso i manifesti: uno dedicato ai turisti, chiamati a segnalare eventuali situazioni di sfruttamento nelle strutture in cui risiedono, e l’altra ai lavoratori stessi, spesso ignari dei propri diritti. uno dei manifestiIl messaggio, oltre che in italiano, è scritto in rumeno visto che si tratta della nazione più rappresentata tra gli stagionali. Il numero, attivo 24 ore su 24, è il 349 9745299.

Ma cosa si intende per lavoro gravemente sfruttato? Turni di 10/12 ore, niente giorno libero, salario inferiore a quello minimo – spiegano ADL e Rumori Sinistri – ma anche casi di lavoro nero o minacce di non corrispondere il salario. Casi non rari e sporadici, dicono, come testimoniano anche le segnalazioni ricevute negli anni scorsi.

“Mai come oggi i lavoratori e le lavoratrici stagionali sono working poors”, ha ricordato Fortunato Stramandinoli attivista della campagna ed esponente di Sinistra Italiana, “il fenomeno del lavoro gravemente sfruttato sia endemico e strutturale del sistema turismo in Emilia Romagna, dove ingenti risorse pubbliche vengono spese per la promozione turistica e nulla per chi la sostiene materialmente ovvero i circa 34.000 lavoratori stagionali della provincia Riminese”.

Manila Ricci, intervenuta come delegata ADL Cobas e presidente dell’ass. Rumori Sinistri, ha ricordato invece “come questa campagna sia una campagna che guarda al contesto europeo e al tema della cittadinanza europea. L’abbassamento dei costi dei salari e l’impoverimento diffuso dei lavoratori e delle lavoratrici del settore non è colpa dei cittadini rumeni, che rappresentano una fetta importante della forza lavoro del settore, ma della mancanza di politiche comuni in tutta Europa sul salario minimo, su reddito di base, ammortizzatori sociali e welfare state.” 

Dalla Ricci anche un accenno alla manifestazione di sabato, proprio in piazzale Fellini, da parte di Forza Nuova. “Questa – ha detto – è una campagna profondamente antifascista e antirazzista, in un luogo offeso lo scorso week end da un gruppo neonazista che qui alla fontana dei Quattro Cavalli manifestava a difesa dello status quo e contro la generalizzazione dei diritti in occasione di un appuntamento importante come il Rimini Summer Pride”.

Paolo Rossi, attivista della campagna uno degli animatori di Possibile nonché membro del direttivo dell’Anpi, ha spiegato invece come si è costruita la comunicazione della campagna (“che utilizzerà alcune app ad esempio whatsapp per comunicare con i lavoratori e creare chat comuni”) e di “come questa campagna sia un po’ l’evoluzione delle precedenti, ovvero ai manifesti bilingue rivolti ai lavoratori stagionali, si affianca un manifesto per i turisti e cittadinanza”.