Baseball. Fortitudo campione dopo la notte dell'assurdo
La Fortitudo è campione d’Italia: un successo meritato per quello che si è visto in campo, e questo va subito riconosciuto, ma che arriva in un modo che lascia l’amaro in bocca a Rimini per la storia paradossale di gara6. Non succede niente fino alla quarta ripresa, quando Vaglio con un doppio spinge a casa base i due punti che – lo si saprà a notte fonda – valgono lo scudetto a Bologna. Poco dopo le 22, verso la fine del quinto attacco di Rimini – sul 2-0 e quando ai padroni di casa manca solo un out per arrivare alla soglia dell’omologazione del risultato – si abbatte sul Falchi un violento acquazzone. Gli arbitri decidono per una sospensione di un’ora e mezza, durante la quale addetti e volontari lavorano di gran lena per ripristinare l’agibilità del campo. Il gioco riprende poco dopo mezzanotte ma si riesce solo ad arrivare alla sesta ripresa, col risultato invariato, perché all’una ricomincia a piovere con forza. Di nuovo addetti in campo ma alle due arriva un nuovo rovescio: gli arbitri questa volta decidono che non ci sono margini per riprendere e di finirla così . Dopo quattro ore in cui si è giocato un solo inning, in campo ci tornano solo i giocatori della Fortitudo per festeggiare lo scudetto. I pirati tornano a casa con il rammarico di non essere mai entrati in partita. Una partita che però non è finita all’ultimo out per via del regolamento che permette di omologare il risultato dopo cinque riprese. Un regolamento che, se può avere senso in regular season per evitare di allungare le trasferte (per un’amara coincidenza, Rimini ha perso per lo stesso motivo la prima di campionato a Padova), in questo caso ha invece portato a un epilogo poco consono a una finale per lo scudetto.
Il tabellino.