Papà e figli rischiano di annegare. Soccorsi in mare
Il video con le voci di Federico Sberlati e Julian Cristorian.
[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_5d7ji8it” width=”400″ height=”175″ /]
Due bambini, tra i 7 e gli 11 anni, e il loro papà hanno rischiato di annegare nelle acque di San Giuliano Mare di Rimini, nella zona della barafonda. I tre, di origine marocchina, sono entrati in acqua attorno alle 13.25 per raggiungere gli scogli, a poche decine di metri dalla riva. Sembra che uno dei bimbi sia saltato in acqua dagli scogli, poi è caduto anche il fratellino ed entrambi sono andati con la testa sott’acqua. Il papà è subito intervenuto, ferendosi anche ad una mano e ad una gamba contro le rocce per cercare di portarli in salvo, ma anche lui, non sapendo nuotare, è finito sott’acqua.
Ad accorgersi di quello che stava accadendo, a quell’ora il bagnino di salvataggio non è in servizio, una signora che si trovava sulla battigia. La donna ha capito subito che stava accadendo qualcosa di grave e ha attirato l’attenzione del marito, Federico Sberlati, un signore riminese con il brevetto di salvataggio, che si è immediatamente tuffato e ha raggiunto i tre che stavano annegando. Subito in suo aiuto anche Julian Cristorian, il bagnino di salvataggio, di origine rumena che da tanti anni vive a Sant’Ermete, che, durante la pausa si era fermato in spiaggia e un altro salvataggio riminese, Matteo Morolli, che lavora in uno stabilimento vicino e si trovava sul posto per la pausa pranzo. Il tempestivo intervento di tre persone qualificate ha evitato il peggio. Ai tre è stata riscontrata una sindrome da sommersione.
Il bimbo più grave, i primi soccorritori hanno raccontato che era andato in arresto cardiaco, è stato trasportato in elisoccorso con codice di massima urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena.
Il papà e il fratellino sono stati ricoverati a Rimini con codice di media gravità. Sembra che nessuno dei tre sia in pericolo di vita. Sul posto i sanitari del 118 con due ambulanze e due auto medicalizzate. Intervenuto anche il personale della Capitaneria di Porto.