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Economia Rimini

1.850 ragazzi riminesi a scuola di finanza

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 giu 2016 12:26
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I dati parlano chiaro: un italiano su tre non sa leggere correttamente il suo estratto conto, mentre un italiano su due non è in grado di stimare la sostenibilità dei propri debiti. I risultati del test Pisa del 2014 ci vedono all’ultimo posto fra i 13 Paesi Ocse presi in considerazione per valutare il livello di “financial literacy”. E a livello globale va ancora peggio: siamo penultimi fra i 18 Paesi coinvolti nello studio, peggio di noi c’è solamente la Colombia che – è doveroso ricordarlo – ha un Pil pro capite moto inferiore a quello italiano.

È in questo contesto che nasce Sbankiamo, il progetto di educazione finanziaria e imprenditoriale che dal 2012 porta l’economia sui banchi delle scuole di Rimini (lo staff nella foto).

 

In quattro anni ha incontrato più di 6.000 ragazzi, ma è nell’anno scolastico appena terminato che ha raggiunto il maggior successo: 10 scuole medie, 7 scuole superiori, 74 le classi incontrate, 460 ore di formazione, un totale di 1.850 ragazzi coinvolti. Sbankiamo però non è solo numeri ma soprattutto incontri. Quello con il volto soddisfatto del ragazzo che dice: “Quanto ho imparato è stato molto interessante e soprattutto mi sarà utile in futuro quando sarà il momento di fare delle scelte”,o quello della ragazza che ammette “ ho imparato a leggere le etichette grazie a Sbankiamo, ora voglio informarmi meglio sui temi dello sfruttamento del lavoro minorile”.

E gli insegnanti restano soddisfatti: il 100% degli intervistati dice che non solo apprezza il progetto, ma lo trova attuale e ritiene i temi trattati rilevanti. Si è creata una bella sinergia fra formatrici e professori, molti degli argomenti discussi in classe vengono poi ripresi durante le lezioni di italiano, storia e geografia, creando un percorso virtuoso che non termina con le sei ore di formazione di Sbankiamo.

Fare un budget, capire la differenza fra bisogni e desideri, come funzionano le banche, il potere delle multinazionali e lo sfruttamento dei lavoratori, l’importanza di uno stile di vita sobrio e improntato al risparmio sono solo alcuni dei temi trattati. Ma i solleciti arrivano spesso dai ragazzi stessi: “ Cosa significa crisi economica?”, “ Perché ci troviamo in questa situazione?”.

Dagli stimoli provenienti dai giovani si è deciso di trattare questi temi nell’ultimo incontro delle superiori e dato che Sbankiamo vuole sviluppare senso di responsabilità e di partecipazione, viene chiesto agli stessi studenti di scrivere una ricetta per uscire dalla crisi.

“È necessario ritornare a riflettere su cosa sia l’uomo. Tutto parte da un problema di coscienza, e ciò che forma la coscienza è l’educazione alla cultura e all’arte. Senza coscienza di chi siamo non si dà valore a nulla di quello che si fa: è una crisi di coscienza!” scrive uno studente.

Come la storia ci insegna, i più piccoli sono spesso più saggi degli adulti.

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