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Politica Rimini

Visintin e Di Campi sul confronto di Unindustria "ristretto"

In foto: l'incontro di Unindustria
l'incontro di Unindustria
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 25 mag 2016 22:05 ~ ultimo agg. 22:10
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I candidati a sindaco esclusi dal confronto promosso lunedì da Unindustria Rimini – che ha invitato solo Gnassi, Pecci e Camporesi – ci tengono a dire la loro. “Non sono stata invitata al confronto con Unindustria Rimini, me ne farò una ragione, anche se in campagna elettorale ogni spazio di confronto e discussione è prezioso, utile a fare conoscere le proprie proposte. Unindustria ha scelto di interloquire con il potere e con le sue imitazioni più o meno ben riuscite. – afferma Sara Visintin di “Rimini in Comune – Diritti a Sinistra” – Al centro del dibattito, stando a quanto si apprende, vi è stata la Fiera di Rimini. Palcoscenico curioso per tale tema dato che gli industriali riminesi hanno contribuito alla creazione del quarto polo fieristico nazionale marginalmente ed in misura molto minore rispetto ad altre categorie economiche.

Da un lato c’è un Sindaco uscente che dovrebbe spiegare quali sinergie attivò, o non attivò, nel 2012 per il nulla di fatto sul Polo Fieristico Romagnolo (che avrebbe portato con un esborso di € 1.400.000 da parte di Rimini Fiera alla creazione di un’unica società di gestione per Rimini, Forli e Cesena), che avrebbe dato vita ad una società ben più solida e dal valore economico superiore a Fiera di Bologna, mettendo in sicurezza tanto le manifestazioni quanto la vera risorsa di un’azienda dei servizi, ovvero le maestranze.

Su Camporesi mi piacerebbe conoscere il suo pensiero al netto dei suggerimenti (ahimè rovinosamente errati) di Ferri e Sacchini, magari visti i rapporti con il Sindaco di Verona Tosi potrebbe trovare in quest’ultimo un suggeritore più preparato.

Più diplomatico il commento di Ada Di Campi e Monica Boccardi, candidato a sindaco e portavoce del Popolo della Famiglia. La Di Campi “lungi dal polemizzare, si limita a fare una campagna elettorale che raggiunga i cuori e le menti di tutti gli elettori, cioè dei cittadini, che aspirano alla giustizia, alla tutela dei più deboli, ad un’economia più equa, ad una società che torni ad essere fondata sulla sola radice vera, formante e fondamentale, cioè la famiglia.
Anche i membri di Unindustria sono cittadini come gli altri e meritano di avere una città ben governata i cui cittadini siano corretti e sani lavoratori e consumatori, perciò il Popolo della Famiglia auspica che vorranno interessarsi al programma elettorale della lista per queste elezioni ma, soprattutto, al programma nazionale del movimento, al fine di condividerne i principi, che sono gli unici validi ispiratori di una sana ed equilibrata economia, non gonfiata da bolle speculative, né frenata da inutili orpelli burocratici”.