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Icaro Sport

Thai Boxe Riccione. Niente titolo europeo K1 per Anoir Bouguila, nonostante due riprese su tre

In foto: Anoir Bouguila con gli istruttori Ortensi e Severi
Anoir Bouguila con gli istruttori Ortensi e Severi
di Roberto Bonfantini   
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mer 4 mag 2016 13:50 ~ ultimo agg. 13:52
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Trasferta svizzera nello scorso fine settimana per la sezione Thai boxe della Polisportiva Riccione. Gli istruttori Samuele Ortensi e Massimiliano Severi sono partiti alla volta di Horgen, vicino a Zurigo, per accompagnare all’angolo l’atleta di punta Anoir Bouguila, detto “The Black Lion”, già campione europeo Iska 2014. Bouguila è stato impegnato in un duro match di Thai boxe specialità K1 con in palio il titolo europeo di K1 categoria 75 kg Wfc, opposto all’atleta di casa Yavuz Karakaja.

Il match, svoltosi in un in una location molto curata con circa 500 spettatori presenti, si disputava su tre round da tre minuti.

L’atleta riccionese comincia subito forte anticipando con precisi colpi di boxe l’avversario già segnato evidentemente al viso alla prima ripresa, stessa storia nel secondo round in cui Karakaja, innervosendosi, compie diverse scorrettezze proibite (clinch con proiezioni, doppia ginocchiata in clinch ecc.) atte a far stancare Bouguila, che vince però con stile le due prime riprese.

Nel terzo round un calo fisico del riccionese fa sì che si aggiudichi la ripresa Karacaja con scorrettezze continue senza alcun richiamo da parte dell’arbitro, che inventa pure un dannoso conteggio non effettivo.

Alla fine del match grossa sorpresa: i giudici decretano la vittoria di Karakaja accolta dai fischi del pubblico presente sebbene fosse lui l’atleta di casa.

Vistosamente amareggiato tutto lo staff e i commenti a caldo dei tecnici Ortensi e Severi lo dimostrano: “c’è poco da dire – spiegano -. Abbiamo visto molte scorrettezze non sanzionate durante tutto il match e nonostante le due riprese vinte, Bouguila non è stato premiato dai giudici. Tutto questo non ha senso. Queste cose fanno molto male al nostro sport, ma siamo sempre qua, pronti a ripartire e affrontare nuove sfide sicuri della nostra forza e della qualità del lavoro che svolgiamo”.