A Saludecio la festa per il Santo Amato Ronconi

Doppio appuntamento domenica a Saludecio con la Festa del “pellegrino di Dio” Santo Amato Ronconi, celebrata ogni anno l’8 maggio, e la sagra della porchetta, che dagli anni ’60 cade nella seconda domenica di maggio.

Momento centrale della Festa del Santo Amato l’inaugurazione della lapide commemorativa a lui dedicata. Alle 15.30 è previsto l’arrivo dei pellegrini da Rimini e Loreto e della processione da Tavullia. Tutti i fedeli potranno quindi assistere alle 16 alla messa officiata dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi. Alle 17 la cerimonia di scoprimento e la benedizione della lapide, disegnata da Carlo Cervellieri, realizzata dallo scultore Pavliskyy Lyumobyr. Il testo è racchiuso in una cornice impreziosita ai quattro angoli dalle conchiglie che rappresentano il viaggio di Santo Amato da Saludecio a Santiago De Compostela nel 13° secolo.

Alle 17.30 al Teatro Verdi l’incontro con gli studiosi  Auro Panzetta, che illustrerà l’iconografia di Santo Amato, motivi simbolici e devozionali; Oreste Delucca che interverrà sull’economia saludecese ai tempi di Amato; Silvia Bernardi che racconterà 800 anni di miracoli del Santo. Introdurrà i lavori il sindaco Dilvo Polidori. Al termine del dibattito verranno regalate le cartoline ricordo della medaglia coniata in occasione della santificazione di Amato Ronconi e della nuova lapide. Alle 19 conclusione della giornata con il rinfresco offerto dalla Pro Loco e dai saludecesi.

Nel centro storico come da tradizione si terrà la Sagra della porchetta, dove si potranno trovare stand con tutti i prodotti tipici derivati dal maiale e in particolare la deliziosa porchetta servita calda. Non mancheranno il mercatino, animazione e musica.

Il testo della lapide: Le genti di Saludecio, commosse e a Dio riconoscenti, ricordano il giorno di grazia 23 novembre 2014 in cui Papa Francesco innalzò agli onori degli altari il concittadino e patrono Amato Ronconi 1226-1292, agricoltore, pellegrino, uomo di carità, di fede, di penitenza, mistico e taumaturgo. Tali parole, scolpite nella pietra, consegnano alle future generazioni la perenne memoria.