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Cattolica Cronaca

Percepivano la pensione ma vivevano all'estero, devono restituire 37mila euro

In foto: immagine GdF
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di Redazione   
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ven 27 mag 2016 14:08 ~ ultimo agg. 28 mag 13:15
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La Guardia di Finanza di Rimini ha eseguito, nell’ambito dell’operazione “Italians out”, controlli in materia di spesa assistenziale nei confronti di soggetti beneficiari di assegno sociale.

Gli interventi, eseguiti dal Gruppo di Rimini e dalla Tenenza di Cattolica, hanno fatto emergere la posizione di due soggetti nei confronti dei quali l’INPS erogava l’assegno sociale. Le indagini hanno consentito di appurare che una di queste aveva trasferito di fatto la propria residenza all’estero, senza mai effettuare le previste comunicazioni all’Ente previdenziale mentre l’altra, di origini sudamericane, pur mantenendo in Italia la propria residenza, di fatto si era trasferita stabilmente all’estero rendendosi irreperibile ma continuando a riscuotere indebitamente gli emolumenti assistenziali attraverso l’accredito sul conto corrente.
Essendo venuto meno, quindi, il requisito della residenza effettiva ed abituale nel territorio
nazionale, essenziale ai fini del diritto alla concessione dell’assegno sociale i due soggetti, un’italiana di 68 anni e un’argentina di 80 anni, sono state entrambe denunciate per l’indebita percezione della pensione sociale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini quali responsabili di danno allo Stato come previsto dall’art.316-ter, comma 1, c.p. che prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni. E’ stato chiesto nel contempo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto del reato quantificato in 37.231 euro complessivi.
Analoga segnalazione è stata effettuata all’INPS di Rimini per i provvedimenti di competenza per la revoca dei benefici e il recupero degli addebiti.