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Politica Rimini

La replica di Gnassi a Biagini: questione ad personam e torto verso altri esclusi

In foto: Biagini e Gnassi all'apertura del ponte di via Coletti
Biagini e Gnassi all'apertura del ponte di via Coletti
di Redazione   
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gio 5 mag 2016 17:47 ~ ultimo agg. 18:00
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Arriva la risposta del sindaco Andrea Gnassi all’assessore Roberto Biagini, che oggi (vedi notizia) lo ha accusato di avere decretato la sua esclusione dalle candidature del PD rifugiandosi in motivazioni inconsistenti e smentite dalla candidatura di un altro assessore, Irina Imola (candidata per IDV e Centro Democratico).

“Purtroppo, e mi dispiace prima di tutto dal punto di vista personale, l’uscita di Biagini non fa i conti con la realtà dei fatti – premette Gnassi –Che sono quelli di un PD che in tutte le sue componenti- provinciale, comunale regionale- in direzione e con i tre segretari, ha approvato all’unanimità nei mesi scorsi la scelta di un completo rinnovamento della lista per le amministrative 2016.
E questo nel nome di un forte programma innovativo per Rimini e di quell’apertura al nuovo che ha condotto blocchi sociali inediti a sostenere questo programma di governo cittadino. Questa scelta di rinnovamento totale ha coinvolto di fatto la metà del gruppo consigliare uscente e almeno 5 persone che che chiedevano di poter continuare dopo 10 anni di attività consigliare in Comune. Questa scelta ha comportato rinunce dolorose riguardo ai consiglieri comunali e agli assessori, ha voluto dire l’uscita dal PD o l’adesione ad altri movimenti per qualcuno. Ricordo che io stesso mesi fa prima e in direzione dopo ho ribadito come Roberto Biagini potesse e dovesse continuare anche in futuro a far parte della squadra di governo. Cosa diversa dal principio di rinnovamento per comporre la lista dei candidati. Che ha dato possibilità a tanti giovani e persone della società civile di farne parte e magari essere eletti per portare freschezza e energia”.
Per Gnassi l’intervento di Biagini “fa un torto grave anche agli altri esclusi dalla lista del PD, i quali comunque si sono messi generosamente a disposizione per la campagna elettorale- mette solo in rilievo la sua contrarietà al progetto di rinnovamento del consiglio comunale abbracciato unanimemente dal PD. Che proprio perché forte di programma e lavoro fatto, si apre oggi alla società ( 4 liste civiche) e a partiti ( Idv-Centro Democratico).Un Pd che non immagina neanche di dire in casa di altri, Idv o liste civiche , chi essi debbano candidare. Irina Imola fa parte di un altro partito che fa sue scelte ( se no ci sarebbe Il Partito Unico con una Lista Unica! O no?)” .

Gnassi la vede come una questione ‘ad personam’ nei suoi confronti da parte di “un uomo del PD che per molti anni ha ricoperto (e continua a ricoprire) importanti ruoli istituzionali, credo debba avere rispetto verso le donne e gli uomini del Partito democratico, e le migliaia di persone tra candidati e sottoscrittori delle liste a sostegno del programma di rinnovamento, che continuano con entusiasmo e disinteressatamente a offrire il loro impegno per la causa di Rimini”.