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Interazioni 2016

di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 25 mag 2016 10:26 ~ ultimo agg. 13 giu 08:59
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Un festival per conoscere meglio e senza stereotipi i migranti, i profughi, i richiedenti asilo e le comunità che vivono nel nostro territorio: ecco anche quest’anno Interazioni, due settimane di eventi, mostre, cene e chiacchiere per riflettere sul tema dei richiedenti asilo, dell’integrazione e approfondire un argomento complesso.

Dal 27 maggio al 12 giugno, la città di Rimini diventa una piazza aperta all’incontro, un luogo in cui le parole chiave sono: dialogo, tolleranza, accoglienza, solidarietà, ma anche approfondimento, sicurezza, lavoro e casa.
“Interazioni è il festival dei migranti – dice Giovanni Ceccarelli, coordinatore della Casa della Pace di Rimini, il principale ente che insieme alle altre associazioni organizza l’evento – anche se siamo consapevoli che i migranti non hanno tanto da festeggiare. Spesso i problemi che si annodano l’uno sull’altro sono tanti, ma noi non vogliamo perdere l’aspetto della festività. Per noi parlare di migranti vuol dire anche ascoltare la loro musica, vedere i loro luoghi, i vestiti e le loro tradizioni, assaggiare il loro cibo”.
Tante le mostre e gli incontri in programma, a partire dalla festa di apertura, venerdì 27 maggio alle ore 17.30 con la sfilata dei costumi tradizionali delle Comunità in piazza Cavour, fino alla festa di conclusione con musica e spettacoli e cene etniche, sabato 11 e domenica 12 giugno dalle 19 alle 24. E nel mezzo mostre fotografiche, tanti incontri, laboratori, eventi e spettacoli.
Focus di questa edizione: la Tunisia.

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“In questi ultimi anni la questione migranti si è intrecciata con quella dei profughi e richiedenti asilo anche dalle zone di guerra. Per questo anche il nostro festival si è concentrato di più su questi aspetti – continua Ceccarelli – Quest’anno ci concentriamo su un paese poco considerato, assente dalle notizie: la Tunisia. Se ne parla poco perché ci sono pochi interessi in gioco. Non a caso in Tunisia la primavera araba, nonostante alcune contraddizione ha preso una via pacifica, tanto da far vincere alle quattro organizzazioni che hanno dato un contributo decisivo alla costruzione di una democrazia pluralistica in Tunisia, sulla scia della Rivoluzione del Gelsomino, il nobel per la pace nel 2015.

“Noi vogliamo premiare questo sforzo pacifico e parlare di questa rivoluzione, senza nulla togliere a quello che accade in Siria. Anzi, reputiamo necessario un cambio di regime, ma la guerra ha fatto centinaia di migliaia di morti, soprattutto civili, città distrutte”.
La conferenza stampa di presentazione, è stata anche l’occasione per fare il punto sul numero dei migranti presenti sul territorio riminese.

Sono circa 750 i richiedenti asilo accolti nel nostro territorio nel 2016 – afferma Ceccarelli – 650 inerenti il sistema Mare Nostrum, e 98 legati a due nuovi progetti SPRAR. Che si vanno ad aggiungere ai 614 giunti sul territorio della provincia di Rimini nel 2015.
Una situazione non facile, perché anche se l’iter per l’ottenimento dello status di profugo si è ridotto, passando dai 18 mesi precedenti agli attuali 6 (quando le cose vanno bene), i problemi arrivano dopo, quando la persona, ottenuto lo status di profugo, spesso viene lasciata a se stessa.

Ma non tutte le notizie sono negative. Una maggior difficoltà nell’organizzazione del festival, nasconde, sotto sotto, una notizia incoraggiante.
“Preparare il festival oggi è più difficile – conclude Ceccarelli – una volta le comunità erano facilmente identificabili, circoscritte e c’erano tante associazioni dei vari gruppi etnici che raccoglievano tutti gli arrivati. Oggi non è così, perché le persone sono più integrate e non partecipano spesso alla vita delle associazioni del loro gruppo di appartenenza, vivono una vita normale, come tutti noi. Questo rende la vita a noi organizzatori più complicata, ma è in ogni caso una bella notizia!”

 

Il festival, coordinato dalla Casa della Pace di Rimini, è realizzato grazie all’aiuto delle Associazioni aderenti alla Casa della Pace (tra cui Arcobaleno e Rumori Sinistri), della solidarietà e dei diritti umani, Rete delle associazioni aderenti al progetto Popoli in dialogo e di Volontarimini.

 

Programma_interazioni_2016

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