Basket Under 18. Al Cesena Basket 2005 il 2° Trofeo Mario Masi

Un emozionante weekend di sport giovanile è andato in scena nella palestra di via Forlimpopoli, dove la Dany Dolphins Basket Riccione ha organizzato il 2° Trofeo Mario Masi – Funny Day, quadrangolare per squadre Under 18. Quattro belle partite, tutte equilibrate, hanno onorato degnamente la memoria di Mario Masi, compianto presidente del Basket Riccione scomparso tre anni fa. La vittoria del torneo è andata al Cesena Basket 2005.

Sabato la prima semifinale ha visto affrontarsi i Dolphins Riccione con il Basket Titano: per i riccionesi sconfitta 61-72 (parziali 19-18, 34-31, 49-49). Partita in equilibrio fino all’ultimo quarto quando il Titano è diventato infallibile con il tiro da fuori.

L’altra semifinale è stata vinta dal Cesena Basket 2005 sul Basket Giovane Pesaro dopo una partita condotta da Cesena fino al +18; poi il Pesaro nell’ultimo quarto è stato bravo a riportarsi sotto fino al -6, ma ha speso tanto ed il Cesena ha riallungato fino al +14 finale.

Domenica mattina finalina per il 3°-4° posto tra Dolphins e Pesaro. Vittoria di Pesaro 73-65 (parziali 16-17, 36-29, 48-43). Nel secondo quarto la squadra di Pesaro ha scavato un piccolo solco che i riccionesi non sono più stati capaci di chiudere portandoselo fino alla fine.

Nella finalissima meritata vittoria di Cesena sul Titano 63-51 (parziali 21-16, 33-30, 52-40). Bella partita quasi sempre condotta da Cesena. Già nel primo quarto avevano provato ad allungare sul +10, ma il Titano era stato capace di rientrare. Poi nel terzo quarto il Cesena ha allungato di nuovo e ha controllato bene fino alla fine.

Premio come miglior giocatore del torneo a Filippo Rossi del Cesena Basket 2005.

Gli organizzatori della Dany Riccione tengono a fare i “complimenti alle quattro squadre partecipanti, ai ragazzi e ai coach, per aver degnamente onorato lo sport del basket affrontandosi con grinta, ma lealmente. Tanti gli episodi di fair play in cui i ragazzi dichiaravano il possesso palla alla squadra avversaria, invertendo talvolta la decisione arbitrale. Chapeau”.